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Valute digitali: Microsoft si schiera con le autorità di regolamentazione

Pubblicato: 25 Marzo 2021 di Anna Fazio

Con Facebook che lavora al suo progetto di valuta digitale Diem, precedentemente noto come Libra, l’idea di un’entità privata che emette valuta non è piaciuta a molti regolatori finanziari. La maggior parte di loro credeva che la stablecoin privata potesse essere una minaccia per i mercati finanziari e per il fiat. Proprio recentemente, Brad Smith, in servizio come presidente di Microsoft, si è schierato con le autorità di regolamentazione su questo argomento in una conferenza ospitata dalla Bank for International Settlements.

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Microsoft: “Non siamo una banca”

Brad Smith, presidente di Microsoft, si è schierato con le autorità di regolamentazione su questo argomento in una conferenza ospitata dalla Bank for International Settlements. Secondo lui, i governi sono le uniche autorità a emettere denaro digitale poiché solo loro sono “responsabili nei confronti del pubblico e hanno sempre in mente l’interesse pubblico”, quando si tratta di “offerta di moneta”. Ha inoltre detto: “Io stesso non sono un grande fan dell’incoraggiare, chiedere o volere che partecipiamo all’emissione di valuta. Penso che il mondo sia stato servito meglio da quello che è stato un movimento nel corso dei secoli per metterlo nelle mani dei governi”.

Sebbene i regolatori rimangano scettici su Diem e sull’idea di stablecoin emesso privatamente, il progetto sta adottando nuovi approcci per lanciare la sua crittografia. Il team responsabile di Diem si prepara a lanciare una stablecoin entro quest’anno. Il loro obiettivo è “abilitare una valuta globale semplice e un’infrastruttura finanziaria che dia potere a miliardi di persone”. Prevede inoltre di ottenere una licenza tramite l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, o Finma. Secondo Christian Catalini, co-creatore di Diem, il progetto potrebbe supportare una transizione verso le CBDC e potrebbe avere una stretta collaborazione con le banche depositarie globali.

Tuttavia, il presidente di Microsoft ha reso piuttosto chiara l’opposizione dell’azienda a progetti come Diem di Facebook. Ha inoltre detto: “Non siamo una banca e non lo vogliamo diventare e non vogliamo competere con i nostri clienti che sono banche”.

Considerazioni finali

È interessante notare che Smith non sarebbe l’unico dirigente Microsoft a supportare le autorità di regolamentazione piuttosto che le società tecnologiche emergenti. In precedenza, il fondatore dell’azienda Bill Gates ha detto di essere “non a corto di Bitcoin” e di aver assunto una visione neutrale dell’asset crittografico. A seguito di questo commento, Gates ha anche ammesso di non essere “rialzista” su Bitcoin, all’epoca e che la sua opinione ribassista è dovuta all’elevato consumo di energia di Bitcoin.

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Sull'autore

Anna Fazio

Laureata all'Università di Milano in Economia e Commercio, mi occupo principalmente di articoli sulle criptovalute.

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