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Market Cap Crypto a 2.500 Miliardi di Dollari

Ci risiamo, il comparto delle criptovalute, nel corso delle ultime ore, ha avuto la capacità di ottenere nuovamente un traguardo a cifra tonda, mostrando un Market Cap Crypto a 2.500 miliardi di dollari. Valore che, seppur già ottenuto in passato, vede il mercato ottenere una soglia che mancava ormai da molti mesi.

A tal riguardo, ricordiamo come il livello di Market Cap complessivo tenga in considerazione la capitalizzazione totalitaria di tutte le criptovaluta presenti ufficialmente all’interno del mercato. Il market cap singolo, viene invece calcolato andando a moltiplicare il prezzo della criptovaluta specifica (ossia il suo valore) per il circolante (ossia quante monete risultano presenti sul mercato stesso).

Nel corso del nostro approfondimento soffermeremo l’attenzione sul nuovo Market Cap Crypto a 2.500 miliardi di dollari, proponendo altresì alcune delle criptovalute che maggiormente contribuiscono al computo globale dello stesso indicatore.

Assets che, ad oggi, possono essere individuati su broker regolamentati e professionali come eToro, il quale mette a disposizione un database costantemente aggiornato ed una piattaforma ricca di funzionalità uniche nel loro genere. L’utente può ad esempio decidere di copiare reali professionisti del settore, tramite il pratico meccanismo di Copy Trading.

Market Cap Crypto a 2.500 miliardi di dollari: Quanto pesano le criptovalute più famose?

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, la notizia sul raggiungimento del Market Cap Crypto al di sopra i 2.500 miliardi di dollari ha rappresentato una delle notizie più virali nel settore delle criptovalute.

È vero, la stessa soglia era stata già raggiunta nel corso del 2021, ma subito sostituita dal pesante ribasso mostrato da molti assets crypto – dopo il mese di maggio – che aveva contributo a far abbassare il valore di molte criptovalute ad elevata capitalizzazione, facendo in questo modo scendere anche il livello complessivo di Market Cap.

Adesso che il contesto storico risulta completamente differente, con molti ecosistemi crypto che hanno potuto assestare le proprie funzionalità, mostrando anche numerosi aggiornamenti (si pensi ad esempio a quello di Cardano sugli Smart Contract), appassionati ed analisti continuano a chiedersi se lo stesso Market Cap riuscirà o meno a continuare su nuovi livelli di massimo storici.

Tutto ciò con un Bitcoin che, reduci i superamenti dei 55.000 e dei 58.000 dollari, ha successivamente avuto la capacità di portarsi sopra i 60.000 dollari. Valore che, confrontato con il passato, non veniva registrato ormai da molti mesi.

Nell’ottica del Market Cap Crypto a 2.500 dollari, che al momento di questa stesura ha tuttavia mostrato un lieve ribasso al di sotto della stessa, la valenza del Bitcoin risulta dominante rispetto al comparto totalitario, con un valore pari al circa 46,75%.

Non da meno, le posizioni successive, che seppur non contino una capitalizzazione come quella del BTC, contribuiscono attivamente al computo generale della capitalizzazione. Fra queste citiamo:

  • Ethereum: asset ancora rilevante nel mondo della DeFi e degli Smart Contract;
  • Binance Coin: criptovaluta associata ad un exchange noto, a sua volta promotore dell’ormai nota tecnologa
  • Binance Smart Chain;
    Cardano: anche in questo caso strettamente associata al mondo dei contratti intelligenti.

Conclusioni

Il comparto delle criptovalute, ha quindi avuto la capacità di ottenere nuovamente un valore sul Marker Cap mancante da diversi mesi. Lo stesso comparto crypto, per le criptovalute più importanti e maggiormente capitalizzate, risulta listato all’interno dei principali intermediari ed operatori online.

Una prima categoria di operatori, è proprio quella dei broker di CFD, basata sulla presenza dei contratti per differenza. Cosa sono nello specifico? Rappresentano strumenti derivati, che vanno a replicare l’andamento del sottostante dell’asset di riferimento (che può ad esempio essere una criptovaluta).

Una delle piattaforme CFD più complete nel settore è quella di eToro (qui per la pagina ufficiale), ossia un operatore storico, con più di 10 anni di esperienza nel settore e milioni di utenti registrati. Mette a disposizione un database con oltre 30 strumenti crypto, come ad esempio Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cash, Cardano e molto altro.

La presenza dei contratti per differenza, permette al trader di aprire due posizioni differenti: da una parte al rialzo, ossia long, e dall’altra al ribasso, ossia short. Tutto ciò senza diventare possessori delle criptovalute e quindi senza necessitare di alcun portafoglio di archiviazione (Wallet).

Completa il tutto la presenza di funzioni specifiche, come ad esempio la funzione di Trading automatica Copy Trading. Ecco alcuni punti sul suo meccanismo:

  1. Scelta dei propri Top Traders preferiti;
  2. Associazione dei Top Traders al proprio account;
  3. Possibilità di ottenere le stesse strategie aperte dal Top Trader in tempo reale

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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