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L’exchange Coincheck blocca tutti i prelievi: investitori nel panico

L’affidabilità degli exchange di criptovalute è ogni giorno più in dubbio. Sono quasi quotidiane le notizie di exchange, più o meno grandi, più o meno famosi, che chiudono o che, forse peggio, bloccano tutti i prelievi da parte degli utenti. Oggi è il turno dell’exchange giapponese Coincheck.

Ma che cosa è successo a Coincheck, uno dei più grandi exchange di criptovalute del Giappone? Coincheck ha sospeso tutti i prelievi a seguito di un grande trasferimento di di Ripple del valore di $ 123mln che ha lasciato il suo portafoglio venerdì 26 gennaio.

In quello che sembra essere un problema legato al suo supporto all’altcoin NEM ha improvvisamente congelato i depositi NEM venerdì.

Sul blog del sito di di Coincheck è apparso questo post:

“Il deposito di NEM su Coincheck è attualmente limitato. I depositi effettuati sul tuo conto non si rifletteranno sul tuo saldo e consigliamo a tutti gli utenti di astenersi dal fare depositi fino a quando la restrizione non sia stata revocata “.

In pratica: non accettano più NEM, però se li depositi lo stesso non si sa che fine fanno, sicuramente non finiscono nel tuo conto. Molto seria e affidabile questa piattaforma, non ci sono dubbi…

Ma non è finita. La restrizione si è quindi estesa alle vendite e agli acquisti NEM, seguiti dai prelievi e infine l’exchange ha interrotto successivamente tutti i prelievi valutari, sia di criptovalute che di valute fiat.

Sul sito di Coincheck è apparso l’annuncio che nessun trader di criptovalute vorrebbe leggere (ma tutti coloro che usano gli exchange prima o poi lo leggono, è matematico):

“Tutti i prelievi dalla piattaforma sono attualmente limitati, inclusi quelli in YEN. Grazie per la vostra comprensione. Stiamo facendo del nostro meglio per riprendere le normali operazioni il prima possibile”

Sui social media sia in inglese che in giapponese, Coincheck ha promesso agli utenti che avrebbe fornito tutti i dettagli a tempo debito, mentre nel frattempo si scusava per il brusco taglio ai servizi.

Da notare che Coincheck non è registrato presso l’Autorità per i servizi finanziari del Giappone – un regolatore responsabile della supervisione degli scambi nel paese – a differenza di altri importanti siti per il trading di criptovaluta, come BitFlyer e Quoine.

I resonconti dei media giapponesi che stanno indagando sulla storia di Coinchek non lasciano presagire nulla di buono: i clienti, probabilmente, dovranno dire addio alle criptovalute e agli YEN che avevano incautamente affidato a Coinchek.

Coincheck

Comprare criptovalute in modo sicuro

La lezione di Coinchek (ennesima) ci dimostra che chi vuole investire nelle criptovalute deve selezionare esclusivamente piattaforme autorizzate e regolamentate: sono le uniche che offrono garanzie perché sono sotto il costante controllo da parte delle autorità europee. Tra le migliori piattaforme per comprare criptovalute in modo sicuro ricordiamo eToro (clicca qui per il sito) e XTB (clicca qui per il sito).

Sia eToro che XTB sono gratuite, non applicano commissioni e non hanno costi fissi. Inoltre eToro offre un esclusivo sistema di social trading, cioè la possibilità di copiare in modo completamente automatica i trader migliori.

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Sull'autore

Fabrizio Micheli

Laureato in Economia e Commercio all'Università di Bari nel 2003, appassionato di finanza, di politica e di economia.

1 Commento

  • Ancora con sti cazzo di exchange che ti rubano, ho perso soldi 3 volte prima di capire che gli exchange sono una truffa, adesso faccio trading con eToro e devo dire che mi sto trovando molto bene, anche per il fatto che eToro ti fa speculare pure al ribasso, quindi guadagni anche quando bitcoin scende

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