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L’adozione di CBDC aumenta in Nigeria nel mezzo della crisi

L’adozione di CBDC aumenta in Nigeria, in un contesto di mercato molto particolare, dettato da diverse crisi di liquidità ed instabilità su tutti i fronti. Il sistema monetario di diverse economie continua a vacillare sempre più esperti si domandano cosa potrebbe succedere.

Da un paio d’anni a questa parte, molti Stati hanno deciso di avviare progetti interessanti sul lancio di proprie monete digitali, ossia CBDC. Le stesse avrebbero lo stesso valore delle valute fiat correnti, ma garantirebbero una maggiore tracciabilità ed un maggior controllo.

Per chi non lo sapesse, ricordiamo che CBDC sta per Central Bank Digital Currency, ossia un concetto che ha iniziato a circolare attivamente anche in Unione Europea, dopo che la Banca Centrale e l’UE hanno avviato il colossale progetto sull’euro digitale.

Cerchiamo quindi di focalizzare l’attenzione su come sta andando la moneta digitale nigeriana e quali sono gli aspetti più significativi. Tutto ciò in un momento storico molto complesso, che vede tuttavia l’attenzione delle persone spostarsi sempre più su sistemi alternativi alle valute fiat correnti.

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L’adozione di CBDC aumenta in Nigeria: ecco cos’è successo

L’adozione di CBDC che aumenta in Nigeria è una delle notizie più importanti sul settore delle monete digitali legate a grandi Stati. Il lancio della stessa è avvenuto più di un anno fa, ossia da 18 mesi ed è tempo per gli analisti di tirare le somme.

Prima di ciò, è tuttavia opportuno partire dal principio e considerare che la decisione storica della banca centrale di sostituire le banconote più vecchie con denominazioni più grandi, anche per combattere l’inflazione alle stelle, ha causato una delle crisi di liquidità più estese di sempre in Nigeria.

Sebbene i Paesi in via di sviluppo siano stati i primi ad accogliere l’ipotesi delle CBDC, il concetto – almeno nel concreto – deve ancora essere messo in pratica nella maggior parte dei casi. L’attuale crisi di liquidità del Paese, sarebbe tuttavia associata anche ad altre condizioni macroeconomiche ed al clima politico locale.

La nuova progettazione della naira (valuta locale), ha sicuramente peggiorato la situazione. Se a tutto ciò sommiamo il livello di inflazione, arrivato al 21%, si evince una situazione drastica, che richiederà interventi mirati e strategie ad hoc, per cercare di recuperare il recuperabile.

La demonetizzazione, ha in modo parallelo creato una serie di effetti a catena molto pericolosi. L’offerta di denaro circolante della Nigeria è passata dai 3,2 trilioni di naira ad un solo trilione di naira. Attuando una strategia di compensazione, la nazione ha così creato 10 milioni di eNairas.

eNairas in Nigeria: come sta andando la moneta digitale?

Secondo rapporti pubblici statali, sarebbe stata proprio la mancanza di denaro fisico ad aver “costretto” i nigeriani ad utilizzare l’eNaira. In un Paese dove il contante rappresenta essenzialmente il 90% delle transazioni, i risultati della moneta digitale sarebbero in aumento.

Il valore delle transazioni dell’eNaira è effettivamente aumentato del 63%, a 22 miliardi di naira. Un risultato che va quindi contro le aspettative di molti analisti che, alla luce delle abitudini dei nigeriani, non si sarebbero mai aspettati valori di questo tipo.

Anche il governatore della Banca centrale, Godwin Emefiele, ha esposto nuovi dati sul numero di portafogli CBDC. Gli stessi sarebbero aumentati di 12 volte rispetto al mese di ottobre del 2022 (mese che già vedeva i primi eNaira in circolazione).

Emefiele ha affermato:

“L’eNaira è emerso come il canale di pagamento elettronico preferito per l’inclusione finanziaria e l’esecuzione di interventi sociali”.

Le CBDC stanno quindi cercando di rappresentare una valida alternativa per i Paesi in via di sviluppo, per superare le sfide sull’economia monetaria tradizionale, legata quindi alle valute fiat.

Il Consiglio Atlantico ha dichiarato che finora solo 11 Paesi hanno istituito propri CBDC e che la Nigeria resta per certo quello più grande, con questo sistema di scambio innovativo.

Considerazioni finali

In conclusione, ricordiamo che parlare di CBDC non significa parlare di criptovalute, poiché le stesse restano pur sempre ancorate ad un sistema centralizzato.

Con una instabilità sempre più elevata ed una sfiducia sulle valute fiat, gli esperti si domandano se l’attenzione delle persone si sposterà, o meno, sul segmento crypto. Un mercato che è invece decentralizzato e che non ha quindi nessun controllo governativo.

Contrariamente dalle CBDC, è accessibile a chiunque, a patto di utilizzare piattaforme professionali, come ad esempio eToro. Si tratta di un operatore che ti permette subito di accedere ad un listino con asset storici, come ad esempio BTC, ETH, o XRP ed asset di nuova emissione.

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    Sull'autore

    Francesco Galella

    Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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