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La SEC avvia un’indagine su Kraken

Fra le notizie del giorno più interessanti troviamo la SEC che avvia un’indagine su Kraken, ossia uno dei tanti exchange sul settore delle criptovalute, che ha avuto la capacità di aumentare la sua quota di mercato in modo esponenziale.

Per chi non lo conoscesse, si tratta di uno exchange centralizzato, ossia con una società ed un gruppo che ne gestisce il funzionamento. Negli ultimi anni non sono mancate notizie singolari sulla piattaforma, anche riferite ad attacchi informatici subiti.

Secondo le ultime indiscrezioni, agli inizi del 2023 la SEC avrebbe messo nel mirino l’exchange, con la volontà di indagare a fondo in primo luogo sul suo operato ed in secondo luogo sui sistemi utilizzati per offrire i servizi al pubblico, ossia a piccoli e grandi investitori.

Notizie che continuano quindi a preoccupare ampiamente gli investitori, che si chiedono sempre più spesso su quali piattaforme fare affidamento. Da dove partire? Sicuramente dalla presenza delle licenze ed autorizzazioni, in possesso di piattaforme come eToro.

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La SEC avvia un’indagine su Kraken: ecco le possibili accuse

Entrando nel dettaglio sulla SEC che avvia un’indagine su Kraken, è bene chiedersi quali potrebbero essere le motivazioni dietro la scelta della Securities Exchange Commission, che ricordiamo essere uno dei maggiori enti americani preposti al controllo ed alla vigilanza in materia.

L’indagine dell’organismo di regolamentazione sarebbe focalizzata sulla possibile vendita di titoli non registrati da parte di Kraken. Un’attività che molte volte è stata analizzata nel corso dei nostri pregressi approfondimenti ed associata anche al noto caso Ripple.

Anche la Ripple Foundation è da anni in causa contro la SEC, proprio perché accusata di aver messo in vendita i propri asset come titoli non registrati e da dover invece registrare. Il discorso su Kraken è tuttavia leggermente differente, anche alla luce della natura da ente privato.

La risoluzione delle indagini richiederà del tempo, anche se gli esperti ipotizzano una sentenza molto rapida, onde evitare di mettere troppo in difficoltà l’azienda in caso di accertamenti positivi da parte del team che indagherà sull’evento.

Nel frattempo, Kraken non ha ancora rilasciato dichiarazioni, che tuttavia potrebbero sempre arrivare da un momento all’altro sulle pagine ufficiali del gruppo. Quali saranno gli obblighi della società per i prossimi giorni?

Qualora la SEC continui ad approfondire, alla società indagata potrebbero essere richiesti tutti i documenti contabili e sulla tracciabilità degli asset. Si potrebbero infine aprire diversi scenari, su una possibile o non possibile causa fra le due realtà, proprio come avvenuto con Ripple.

Regolamentazione e controllo fra i temi del 2023

Intanto che le indagini della SEC vanno avanti, è bene sottolineare come nel corso di queste prime settimane del 2023, l’ente di controllo abbia già avviato numerosi studi, mettendo nel mirino soprattutto i gradi exchange di criptovalute.

Per citare alcuni esempi, nel mese scorso ha agito nei confronti di Gemini e Genesis, entrambi con una colossale quota di mercato. In questo caso, le accuse erano molto simili e riguardavano sempre la fornitura non autorizzata di titoli non registrati.

Second il personaggio popolare Kevin O’Leary, il prossimo exchange che potrebbe entrare nel mirino dell’authority americana, è proprio Binance. Secondo gli esperti i controlli si stanno sempre più intensificando proprio sugli operatori di grossa portata.

O’Leary ha inoltre ribadito che gli investitori ed azionisti di Binance dovrebbero essere preoccupati per la maggiore attenzione dei regolatori sul mercato. Nel frattempo il CEO dell’exchange ha mantenuto la calma, risultando pronto a qualsiasi collaborazione.

Ciò che è quindi possibile assistere è un graduale spostamento dell’attenzione dei controlli dalle piccole realtà di scambio, anche sui grossi gruppi crittografici. Il 2023 potrebbe quindi chiudersi come uno degli anni con maggiori controlli della storia dalla nascita del mercato crypto.

Note finali

A partire da metà del 2022, una serie di eventi hanno ampiamente spaventato appassionati ed investitori. Può ad esempio ricordarsi la debacle ed il parallelo crollo dell’exchange FTX, così come la bancarotta di numerose piattaforme legate al mondo crypto.

Le indagini sempre più marcate della SEC hanno inoltre acuito le preoccupazioni sul settore, perché gli investitori si domandano su quali piattaforme poter fare effettivamente affidamento, per avviare le proprie strategie e per acquistare le proprie criptovalute di interesse.

Quali aspetti considerare? Le piattaforme che vengono controllate costantemente dalle autorità e che devono obbligatoriamente rispettare le regole e le direttive locali, anche in materia MiFID, sono quelle autorizzate e che mostrano reali licenze da parte di FCA, CySEC e così via.

eToro ne è un chiaro esempio, scelto ad oggi da milioni di utenti registrati. Mette a disposizione una piattaforma rapida, intuitiva e molto facile da utilizzare, adatta a tutte le tipologie di investitori, sia esperti che alle prime armi. Con una rapida registrazione hai subito accesso alle criptovalute.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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