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La Cina liberalizzerà il Bitcoin?

Il diciannovesimo Congresso Nazionale della Cina è ormai vicino alla sua conclusione e l’autore Gordon Chang ha espresso la sua visione sulla criptovaluta nel mercato cinese.

Gordon Chang, l’autore del Libro “The Coming Collapse of China” non è estremamente ottimistico circa un’apertura da parte della legislazione intorno al Bitcoin ed alle criptovalute a seguito del diciannovesimo Congresso del Partito Nazionale. Tuttavia, sono circolati svariati rumors che affermano che il cambio della leadership porterà ad un’atteggiamento più liberale nei confronti delle valute digitali.

Parlando con The Street, Chang ha espresso il suo pessimismo. Ha citato l’anti-autoritarismo di Bitcoin e ha espresso il dubbio che uno Stato autocratico possa consentire il suo uso illimitato. L’autore e l’esperto di economia cinese ha poi sottolineato l’utilizzo di Bitcoin e di altre crypto per eludere i controlli sui capitali. La facilità con cui i cittadini possono espatriare denaro è praticamente “una presa in giro“ nei confronti dei legislatori. Questo, per Chang, è ciò che ha dato origine all’attuale chiusura.

La Cina Liberalizzerà il Bitcoin?

La Cina Liberalizzerà il Bitcoin?

Chang ha anche citato la proposta della People’s Bank of China di introdurre la propria valuta digitale. Ha osservato l’evidente conflitto di interessi tra le criptovalute e le banche centrali:

Penso che la cosa più affascinante sia il commento della Banca Popolare della Cina, circa il fatto che la Cina stia sviluppando la propria moneta digitale sovrana, una sorta di sostituto per Bitcoin. Questo aspetto sarà molto affascinante da analizzare in futuro, perché la banca centrale cinese vuole avere il controllo, e la ragione per cui queste criptovalute sono così popolari è proprio perché tolgono il controllo al governo e lo danno alla gente, e proprio a questo si riassume la battaglia tra criptovalute e governi.

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Sull'autore

Andrea Motta

Andrea Motta ha intrapreso il suo percorso nel trading all'inizio del nuovo millennio, nel 2001, distinguendosi subito per la sua precocità e dedizione. La sua profonda immersione nell'analisi delle teorie dei più eminenti esperti di investimento gli ha consentito di acquisire una competenza che ha brillantemente traslato in pratica, rivelando un notevole talento sia nelle operazioni di trading a breve termine che negli investimenti strategici a lungo raggio.

La pubblicazione del lavoro di Satoshi Nakamoto ha rappresentato per Motta un punto di svolta decisivo. Riconoscendo immediatamente il potenziale disruptivo del Bitcoin, ha abbracciato con entusiasmo il mondo delle criptovalute, diventando uno dei pionieri in questo campo emergente. Il suo precoce e lungimirante impegno in Bitcoin e in altre criptovalute ne ha confermato la reputazione come investitore visionario, capace di anticipare e capitalizzare sulle tendenze finanziarie di rilievo globale.

Parallelamente al suo interesse per le criptovalute, Motta ha continuato a eccellere nel trading convenzionale, dimostrando una notevole abilità nell'adattarsi e prosperare in una varietà di contesti di mercato. Questa poliedricità testimonia non solo la sua vasta conoscenza dei mercati finanziari ma anche una straordinaria capacità di applicare principi d'investimento solidi in scenari diversificati.

La traiettoria di Andrea Motta nel campo degli investimenti illustra l'importanza cruciale di un approccio informato, metodico e flessibile alla gestione degli asset. La sua storia professionale, caratterizzata da successi sia nei mercati tradizionali sia in quelli innovativi delle criptovalute, rappresenta un modello di riferimento per i futuri trader e investitori. La carriera di Motta dimostra efficacemente che la passione per gli investimenti, unita a un impegno costante per l'eccellenza e l'innovazione, può condurre a risultati eccezionali nel dinamico panorama finanziario contemporaneo.

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