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IOTA nel settore Smart Contract: Interoperabilità e molto altro

IOTA rappresenta ormai da molto tempo uno degli ecosistemi più complessi ed al contempo innovativi nel settore delle criptovalute. Un ecosistema legato ad una criptovaluta in tutto e per tutto, ossia IOTA MIOTA, considerata rilevante all’interno dell’interno network. Una delle ultime notizie, vedrebbe IOTA nel settore Smart Contract.

Ma partiamo dal principio. IOTA, come presentato dalla stessa fondazione fin dagli albori, è da sempre stato un progetto incentrato molto su tecnologia ed automazione. Tutto ciò in chiave moderna e digitale, grazie alla presenza di Tangle e di numerose tecnologie interne, molto differenti rispetto alla concorrenza.

Cosa rappresenta IOTA nel settore Smart Contract? La nuova funzionalità è stata presentata nel corso delle ultime giornate e vede l’ecosistema entrare in un mondo che abbiamo imparato a conoscere nel dettaglio nel corso degli ultimi anni.

Nel corso dei paragrafi successivi scopriremo la valenza di IOTA al suo interno, tenendo al contempo presente gli ultimi sviluppi mostrati dalla criptovaluta e dal suo ecosistema. Tutto ciò su un asset crypto che può essere individuato all’interno di broker storici e regolamentati, come ad esempio eToro.

Rappresenta un operatore con oltre 30 criptovalute all’interno del proprio listino e con una piattaforma basilare, gestibile anche tramite smartphone.

IOTA nel settore Smart Contract: Quali saranno le novità?

Come ricordato in precedenza, IOTA ha da sempre cercato di mandare avanti la propria tecnologia, proponendo concretezza e praticità su aspetti e soluzioni specifiche nel campo delle nuove tecnologie.

In tutto ciò, reduci i continui interessi sul mondo dei contratti intelligenti, la fondazione IOTA (ossia IOTA Foundation) ha da poco presentato il lancio di un nuovissimo test, che vedrebbe l’integrazione di soluzioni su Smart Contract grazie alle tecnologie del proprio ecosistema.

A permettere ciò l’implementazione della cosiddetta EVM, ossia Ethereum Virtual Machine, volta a garantire interoperabilità e gestione ottimizzata.

Se a primo impatto l’apertura sulla nuova funzione possa non rappresentare nulla di nuovo, soprattutto vista la presenza di tantissimi altri progetti ad oggi aperti agli Smart Contract, è scendendo nel dettaglio che è possibile scoprire aspetti innovativi e pionieristici.

Uno in particolare, riguarderebbe la possibilità, degli utilizzatori del servizio, in altri termini del network, di poter strutturare in modo quasi del tutto libero (ossia personale) le percentuali di fee, ossia di commissioni. Una notizia che, qualora fosse approvata anche in fase ufficiale, mostrerebbe uno stravolgimento nel settore.

IOTA, alla luce di quanto presentato dalla fondazione, continua così a proporre soluzioni incentrate sulla riduzione delle commissioni, mantenendo al contempo efficacia ed efficienza. Aspetti sulle commissioni e l’ecosistema IOTA, esposti in modo diretto anche dal CEO della stessa fondazione.

IOTA nel settore Smart Contract rappresenta per adesso solamente un upgrade in fase di collaudo. I test sono infatti stati presentati solamente nel corso delle ultime giornate e risultano necessari per un’eventuale ufficializzazione sulla mainnet vera e propria.

Continueremo quindi a restare costantemente aggiornati sugli sviluppi del progetto e sulle successive fasi presentate di volta in volta dalla fondazione.

Conclusioni

Al di là delle nuove funzionalità integrate, o che verranno integrate in modo ufficiale qualora tutti i test andranno in porto, IOTA MIOTA resta pur sempre un asset crypto di scambio a tutti gli effetti. La sua presenza, ormai da molto tempo, le ha permesso di essere quotata e listata sulle principali piattaforme di scambio.

Oltre alla presenza degli exchange, che ne permettono l’acquisto in modo fisico, è possibile ricordare la valenza dei broker di CFD. In questo caso, andando il CFD a replicare l’andamento della criptovaluta, permette al trader di negoziare senza possedere alcuna moneta digitale.

In tutto ciò, derivano fin da subito alcuni punti:

  • nessun bisogno di dotarsi di wallet (ossia di portafogli di archiviazione digitali per custodire criptovalute);
  • possibilità di attuare una duplice strategia. Al rialzo in ipotesi di aumento dei valori dell’asset, o al ribasso in ipotesi di diminuzione di valore;
  • beneficiare di spread sugli scambi molto bassi e competitivi rispetto ad altre tipologie di operatori.

Uno dei broker di CFD più conosciuti sul mercato è eToro (qui per la pagina ufficiale). Vanta un database costantemente aggiornato e con più di 30 strumenti di negoziazione. Le operazioni possono essere gestite anche tramite smartphone, scaricando la comoda applicazione per dispositivi mobili.

Completa il tutto la presenza di molte funzionalità, come ad esempio il Copy Trading (per ottenere le transazioni dei migliori top trader registrati sulla piattaforma), o il conto demo per poter provare nuove strategie con capitali non reali.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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