Nel corso delle ultime ore, si è potuto assistere ad uno specifico intervallo di resistenza Ripple: criptovaluta ad elevata capitalizzazione, da sempre fra le più analizzate nel settore crypto. Solamente di recente, avevamo avuto modo di sottolineare il singolare percorso dell’asset, anche sotto l’aspetto fondamentale.
Le accuse della SEC, che vanno avanti ormai da mesi, rappresentano solamente uno dei fattori di influenza più discussi in merito. Tutto ciò su una criptovaluta ancora lontana rispetto ai punti di massimo raggiunti in passato, ma che continua ad ottenere traguardi in merito alla sua funzionalità da ecosistema per scambi.
XRP (questo il nome del token) ha di recente abbandonato (almeno fino al momento di questa stesura) il potenziale superamento del livello dei 0,77 dollari. Una soglia discussa ormai da tempo e che è stata nuovamente sfumata dalla correzione nel brevissimo periodo.
Avremo modo di approfondirla nel dettaglio nelle righe successive, non prima di aver esposto come lo stesso asset “XRP” sia listato all’interno delle migliori piattaforme di trading online, come ad esempio lo storico e regolamentato eToro: broker leader e con tante funzionalità per gli utenti registrati.
Intervallo di resistenza Ripple: cosa succede ad XRP?
Tornando a quanto anticipato in precedenza, visionando il grafico storico (impostando un range temporale ad una settimana), è possibile constatare la presenza di un intervallo di resistenza Ripple fra i 0,65 ed i 0,70 dollari.
Livelli che vengono ampiamente tenuti in considerazione dagli esperti ormai da giorni, soprattutto nei riguardi di un ipotetico superamento e rally al di sopra la linea dei 0,70. Al momento di questa stesura, il Ripple è scambiato su quote pari a circa 0,59 dollari per unità.
Un prezzo che, tradotto in percentuale, mostra una flessione negativa pari al circa 4,75% nell’arco delle 24 ore. Al di là di ciò, è allargando l’orizzonte temporale che è possibile visionare la correzione su base mensile, che ha maggiormente preoccupato gli utenti rialzisti.
Il cosiddetto punto di sell-off si è registrato al momento in cui l’asset aveva toccato punte attorno ai 0,85 dollari per token. In progressione, una serie di correzioni avevano spinto l’asset su livelli sempre più bassi, toccando anche i 0,58 dollari nelle prime ore del 1 maggio.
Negli ultimi 33 giorni, a partire dal momento di questa stesura, la discesa dei prezzi Ripple evidenziata sul grafico è stata pari al circa 39,14% su base totalitaria. Una percentuale considerevole, considerando le aspettative di molti analisti per gli inizi del 2022.
In linea generale, un ulteriore livello ampiamente tenuto sott’occhio dagli analisi è il range compreso fra i 0,58 ed i 0,60 dollari. Un livello che, al di là di tutto, continua a non essere superato al ribasso da circa 9 mesi.
Continueremo in ogni caso a restare costantemente aggiornati sulle ultime novità e variazioni sul Ripple, considerando anche gli spostamenti della criptovaluta maggiormente influente sul mercato crypto, ossia il Bitcoin: quella a maggior market cap globale.
Note finali
Puoi tu stesso, in completa autonomia, visionare l’andamento del Ripple attimo dopo attimo sui grafici in tempo reale proposti dalle migliori piattaforme di trading. Uno dei broker più efficienti, ad aver integrato fin da subito il Ripple nel proprio database, è eToro (qui la pagina ufficiale).
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