Il mercato crittografico nel corso delle ultime giornate ha visto il Bitcoin portarsi su nuovi livelli, dando così la possibilità ad analisti ed esperti del settore di analizzare nuovi possibili scenari in merito alla criptovaluta più capitalizzata al mondo. Fra gli aspetti più discussi, l’inflazione e Mining BTC, entrambi legati agli USA.
Nella giornata del 13 luglio, secondo i dati esposti da CoinGecko, la criptovaluta aveva mostrato una fase di correzione rispetto alla giornata precedente, portandosi nuovamente al di sotto la singolare soglia dei 32.500 dollari.
In ogni caso, i timori nei riguardi di eventuali ribassi al di sotto la soglia dei 30.000 dollari per unità sono stati evitati, almeno nelle ultime 24 ore, portando esperti ed appassionati a chiedersi in merito ad una potenziale e nuova Bulla Run BTC.
Gli eventi presi in considerazione nel corso delle ultime giornate sono stati numerosi, come constateremo nel corso dei paragrafi successivi. Prima di continuare, ricordiamo come ad oggi, criptovalute come il Bitcoin, possono essere individuate all’interno di broker professionali come eToro.
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Inflazione e Mining BTC: C’è ancora interesse sul mercato crypto?
All’interno di analisi complete sul Bitcoin, esperti ed analisti tengono sempre in considerazione aspetti di carattere fondamentale, oltre che tecnico su indicatori ed oscillatori.
A tal riguardo, il mercato delle criptovalute, Bitcoin in primis, genera ancora interesse nella sua interezza come nel passato? Contrariamente da pochi anni fa, molte situazioni sono cambiate, una fra tutte quella sul ruolo della Cina all’interno di processi di produzione.
Nel corso dei nostri tanti approfondimenti, abbiamo più volte esposto le problematiche sorte all’interno di questo territorio, in rifermento al Mining ed all’estrazione delle grandi fattorie cinesi. Tutto ciò aveva portato ad una movimentazione colossale, ossia ad un vero e proprio trasloco da parte di grandi società in territori più favorevoli.
Zone quali gli Stati Uniti, si sono mostrate fin da subito uno dei principali terreni fertili per i grandi colossi del Mining, i quali, in caso di conferme su eventuali trasferimenti, avranno in ogni caso l’onere di pagare numerosi costi fissi per lo spostamento e l’installazione dei macchinari e degli impianti.
Aspetto che, nonostante gli stessi costi, mostra come il gioco potrebbe ancora valere la candela, soprattutto in un territorio a favore di energia a costi minori, basata anche sull’utilizzo di sistemi di generazione ad impatto zero.
Un secondo aspetto preso in considerazione nel corso delle ultime ore, ha invece riguardato l’esposizione pubblica del cosiddetto indice dei prezzi al consumo USA (ossia CPI) in riferimento alla variazione dell’inflazione, il quale ha mostrato valori che non venivano registrati dal 2008.
Tutto ciò ha portato a chiedersi in merito ad eventuali correlazioni fra il livello di inflazione ed il suo rapporto con il Bitcoin. Questioni legate agli USA, anche di carattere economico, rappresentano sempre notizie rilevanti, discusse e prese in esame anche nel mondo delle criptovalute.
Conclusione
Esposti i due aspetti in riferimento ad inflazione e Mining BTC, i quali hanno rappresentato due degli eventi più analizzati nel corso delle ultime ore, è possibile ricollegarci con quanto esposto nell’introduzione in modo preliminare.
In modo specifico, lo stesso Bitcoin, così come la maggior parte delle criptovalute mondiali, risulta presente all’interno di broker professionali e di ultima generazione, incentrati sull’utilizzo di contratti per differenza.
Diversamente dagli acquisti fisici su criptovalute (effettuati all’interno di exchange), i migliori broker di CFD danno la possibilità di negoziare senza possedere alcuna criptovaluta in modo fisico. In altri termini, non vi è alcuna necessità di dotarsi di Wallet di deposito ed archiviazione.
Una seconda caratteristica di spicco, riguarda la possibilità nel poter strutturare una duplice strategia:
- Strategia al rialzo, basata su un CFD rialzista, nell’ottica di eventuali aumenti sul valore dell’asset;
- Strategia al ribasso, basata su un CFD ribassista, nell’ottica di eventuali diminuzioni sul valore dell’asset.
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