Lo studio dei dati storici di Bitcoin è da sempre una delle analisi più effettuate da esperti ed analisti. L’obiettivo, almeno ideale, è in questo caso quello di individuare una possibile replica del passato, soffermandosi su come si è mossa la criptovaluta sul mercato.
In tutto ciò, è ovviamente opportuno ricordare come nessun risultato storico può mai garantire risultati futuri. La componente del rischio e dell’imprevedibilità del mercato deve sempre essere considerata e non può essere tralasciata. In altri termini, la storia non deve mai ingannarti.
Al di là di ciò, alcuni analisti hanno tuttavia evidenziato alcuni aspetti singolari, sempre sulla storia del BTC, che potrebbero indicare una potenziale crescita nell’avvenire, soprattutto nel medio e lungo periodo. Tutto ciò in un contesto di mercato ancora molto instabile ed altalenante.
La domanda da cui partire è tuttavia molto basilare: riuscirà il Bitcoin ad ottenere un rally nei prossimi mesi? Cerchiamo di approfondire da vicino lo studio storico, ricordandoti di restare sempre continuamente aggiornato sulle variazioni dell’asset.
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I dati storici di Bitcoin: ecco cosa si ipotizza sul BTC
Secondo lo studio sui dati storici di Bitcoin, condotto da due analisti di CryptoQuant, la storia suggerirebbe potenziali recuperi della criptovaluta nel corso di questo 2023. Un anno sicuramente singolare, perché deriva da un 2022 molto difficile per la maggior parte delle crypto.
Dopo i rialzi del 2021, la maggior parte dei token ha perso gran parte dei propri guadagni ed anche il Bitcoin era scivolato dagli oltre 67.000 dollari, su quote inferiori ai 18.000. In ogni caso, i due esperti hanno condiviso le analisi sulla base di alcuni modelli specifici.
Nel dettaglio, sarebbero state analizzate le tendenze storiche osservate nei movimenti di prezzo nel cosiddetto ciclo di mercato 2018-2019. Il primo analista, chiamato con lo pseudonimo oinonen_t, ha evidenziato gli indirizzi attivi on-chain in quel periodo, scoprendo la generazione di 3 minimi individuali, come parte del processo di inversione.
Sulla base di ciò, anche il periodo 2021-2023 avrebbe molte similitudini, grazie ad una struttura su catena con diverse affinità, ma soprattutto con il raggiungimento di altri 3 minimi individuali. Continuando con le proprie considerazioni, ha inoltre ribadito che:
“Se il bitcoin segue la struttura del triplo minimo dell’ultimo ciclo principale, stiamo per vedere aumenti di prezzo incrementali nel 2023. L’attuale “prezzo equo” di Bitcoin è di $ 43.598, strettamente allineato con la nostra ultima proiezione di prezzo di $ 46.092.”
Il secondo analista, ossia Woominkyu, si è invece focalizzato sul comportamento dei possessori di Bitcoin a lungo e breve termine, indicando che:
“La situazione non sembra essere sostanzialmente cambiata rispetto al passato e sembra che i “detentori di lungo termine” acquisiranno gradualmente il controllo del mercato e alzeranno nuovamente i prezzi.”
Bitcoin (BTC) nel medio e breve periodo
Al di là di ciò, è bene aprire una piccola parentesi su come sta andando il Bitcoin sul suo grafico di riferimento. In un andamento settimanale, è possibile constatare come il prezzo del token, nella giornata del primo marzo 2023, fosse ancora pari a 23.735$ in alcune sezioni di mercato.
Un valore che è stato tuttavia successivamente sostituito da quote sempre più basse e da un trend in netta correzione. Nella giornata del 3 marzo 2023, si è infatti assistito ad un pesante tracollo dell’asset, spinto fin sotto i 22.380 dollari per unità.
Da quel momento la quotazione si è mostrata altalenante, ma piuttosto stabile, fino alla giornata di ieri, 7 marzo. Dopo aver ottenuto quote sopra la linea psicologica dei 22.500 dollari, il prezzo del BTC è sceso nelle prime ore di questo 8 marzo sotto il livello dei 22.000 dollari.
Al momento di questa stesura, un Bitcoin può essere acquistato attorno ai 22.091$, ossia un prezzo in leggera ripresa, ma pur sempre inferiore rispetto ai massimi annuali che il token ci aveva abituato a vedere nelle prime settimane del 2023.
Note finali
Nonostante il momentaneo calo dei prezzi, partito dalla giornata del 3 marzo, con il fallimento del recupero vicino la soglia dei 25.000 dollari, i dati on-chain degli analisti evidenziano un numero considerevole di possessori Bitcoin ancora in situazione di profitto.
Uno sguardo alle attività di scambio, proposte dai maggiori siti informativi, mostrerebbe altresì che la moneta del re ha evidenziato un’aumento della sua offerta al di fuori degli exchange ed un parallelo calo della sua offerta all’interno delle stesse piattaforme.
Il mercato è ovviamente in continuo mutamento e viste le variazioni repentine, così come la volatilità – da dover sempre considerare – è opportuno imparare in autonomia ad avviare propri studi, restando costantemente aggiornati sulle metriche più importanti.
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