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Guerra Tra Exchange: Coinbase, Kraken e Gemini Supereranno Binance?

Quello degli scambi su criptovalute è un settore colossale, che vede giornalmente la presenza di milioni di transazioni. In tutto ciò, gli stessi exchange puri risultano in forte competizione fra di loro, per cercare di accrescere la propria quota di mercato, mostrando una vera e propria guerra tra Exchange.

Una delle piattaforme più conosciute, è sicuramente Binance, la quale ha fin da subito creduto nel settore, lanciando le proprie funzionalità e migliorando i servizi con il passare del tempo. Al di là di Binance, ulteriori operatori mondiali hanno lentamente iniziato ad affiorare.

Stiamo parlando di Coinbase, Kraken e Gemini, i quali nel giro di pochissimo tempo, hanno avuto la capacità di ritagliarsi un proprio posto all’interno del settore, apportando anche innovazioni rispetto alla concorrenza.

Uno degli aspetti più esaminati, sia da utenti che dagli stessi enti regolatori territoriali, riguarda tuttavia la regolamentazione. Sotto questo punto di vista, i numerosi dibattiti mostrati nei riguardi di Binance da parte di regolatori americani, possono rappresentare un primo punto d’appiglio per gli altri ecosistemi per cercare di superare l’Exchange con maggior numero di utenti?

Prima di proseguire con il nostro approfondimento, ricordiamo come ad oggi, gli scambi fisici non rappresentino l’unica metodologia per poter negoziare su assets crypto. A tal riguardo, si ricordano broker professionali e pienamente regolamentati, come ad esempio eToro.

Permettono di negoziare sulle principali criptovalute mondiali utilizzando contratti per differenza, senza la necessità di dover possedere fisicamente le monete digitali.

Guerra Tra Exchange: Quanto contano gli aspetti regolatori?

All’interno della guerra tra Exchange, come esposto in precedenza, aspetti regolatori rappresentano un pilastro fondamentale. Tutto ciò sia agli occhi delle autorità preposte al controllo ed alla vigilanza, sia agli occhi degli utenti che utilizzano il servizio.

Le numerose notizie in merito al rapporto fra le leggi americane (o meglio all’interno degli USA) e Binance hanno fatto ampiamente discutere in merito alle sorti dell’Exchange all’interno di questo rilevante territorio, considerato tale soprattutto per i numerosi sviluppi in campo crypto e dopo le colossali problematiche mostrate nel mercato cinese (si pensi ad esempio al caso sulle Farming Mining).

Un primo Exchange concorrente, che ha nel corso degli ultimi tempi portato addirittura a compimento una propria quotazione all’interno della Borsa, è Coinbase. Lo stesso ha rappresentato e continua a rappresentare il rivale per eccellenza di Binance, posizionato al secondo gradino del podio secondo il ranking di CoinGecko.

Quanto a Kraken e Gemini, secondo la stessa piattaforma, si trovano in quinta ed in decima posizione al momento di questa stesura. Al di là degli aspetti prettamente legati al volume sugli scambi ed al numero delle criptovalute disponibili, un fattore rilevante è dato proprio dalle regolamentazioni.

Gemini, ad esempio, sin dalle sue origini, ha puntato molto del suo modello di business su aspetti legati al rispetto delle normative USA. Tutto ciò per accaparrarsi un posto d’onore all’interno di una nazione colossale e con milioni di potenziali utenti.

Nel corso dei prossimi mesi, tralasciando la sezione di Binance US, che si posiziona al di sotto di Kraken secondo i dati esposti da CoinGecko, sarà rilevante constatare le capacità della società nel riuscire a risolvere i tanti dibattiti legati ad aspetti regolatori, cercando quindi di primeggiare anche sotto questo punto di vista rispetto ad una concorrenza sempre più alle costole.

Conclusioni

Nel corso degli ultimi anni, concetti basati su licenze e regolamentazioni hanno rappresentato aspetti fondamentali. Tutto ciò considerando anche la miriade di truffe presenti all’interno del settore e la necessità di creare un ambiente potenzialmente controllare e sicuro.

Ma oltre agli exchange, i quali permettono di comprare fisicamente criptovalute, esistono altre metodologie regolamentate e pienamente autorizzate? Si, trattasi dei broker di CFD, ossia di contratti per differenza.

Uno dei più conosciuti è sicuramente eToro, il quale dispone in primo luogo delle dovute autorizzazioni e licenze, ben visibili all’interno della pagina ufficiale. In secondo luogo, rappresenta un intermediario completo, con una piattaforma operativa semplice da utilizzare e da gestire.

La presenza dei contratti per differenza dà al trader la possibilità di poter aprire diverse posizioni: al rialzo in caso di ipotesi di aumento dei valori ed al ribasso nel caso opposto. Tutto ciò beneficiando dell’assenza di commissioni fisse, ricordando solamente bassissimi spread.

A completare il tutto, un meccanismo del tutto nuovo, basato sulla possibilità di poter copiare le strategie di reali professionisti del settore, ottenendo le stesse transazioni in modo speculare. Non richiede alcun costo aggiuntivo e risulta testabile anche tramite un pratico account di prova gratuito.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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