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Gli Smart Contract alimentano Ethereum

Una delle innovazioni più entusiasmanti nel mondo crypto è rappresentata dagli Smart Contract che ad oggi alimentano Ethereum nella crescita del suo business. In che modo? Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro ed introdurre Chainlink, una criptovaluta basata sulla blockchain di Ethereum. Questa criptovaluta è salita alla ribalta proprio poche ore fa, quando un comunicato di Google ha annunciato che sono in corso trattative per cercare di avviare una collaborazione.

Ovviamente, una notizia di tale portata ha subito avuto un fortissimo impatto sui mercati. Chainlink (LINK) essendo coinvolta in modo diretto ha guadagnato il 55% in poche ore di contrattazione. Dal momento che questa crypto si basa sulla blockchain di Ethereum, anche quest’ultima ha avuto un grosso strappo rialzista nell’ultima seduta.

Gli Smart Contract alimentano Ethereum: Gli sviluppi.

Aldilà delle performance borsistiche, il mondo delle crypto si è concentrato sugli sviluppi che una simile partnership potrebbe apportare. In semplici parole, Chainlink è un progetto che nasce per facilitare la traduzione e la verifica dei blochckain. Insomma, crea i presupposti per gli Smart Contract.

Questa partnership consentirebbe a Chainlink, e di conseguenza agli Smart Contract gestiti su Ethereum, di interagire con BigQuery, l’analizzatore di dati di Google. BigQuery consente agli sviluppatori di creare applicazioni decentralizzate sfruttando Google, migliorando (tra le varie cose) l’efficienza e la fattibilità degli Smart Contract. Le possibili applicazioni sono innumerevoli, tra le principali riscontriamo:

. Ottimizzazioni delle previsioni sui mercati
. Sviluppo dei contratti futures
. Maggior privacy nelle transazioni

Analisi del prezzo.

In passato abbiamo parlato spesso dell’importanza di avere investitori istituzionali nel mondo delle crypto. Essi servono a garantire una maggiore capitalizzazione, una percezione più diffusa di sicurezza e una minore volatilità. Nelle scorse settimane abbiamo analizzato i rumors circa l’entrata in scena di Facebook con il suo GlobalCoin e di Elon Musk pronto a sbarcare nel mondo crypto. La notizia che un grosso Player come Google decida di investire in progetti legati alla blockchain è un market-mover per eccellenza.

Lo sanno bene gli analisti della Trading Central che ieri hanno visto la quotazione di ETH schizzare oltre $260 in pochi minuti. E’ stato anche interessante verificare come il prezzo abbia subito in seguito una brusca discesa, prima di riassestarsi sui livelli attuali intorno a $255.

Questo rally conferma ulteriormente la necessità di operare esclusivamente con i CFD (Contract For Difference). Tali strumenti finanziari permettono di aprire posizioni Long (guadagnando in caso di rialzo) e Short (guadagnando in caso di ribasso). In Italia abbiamo il Broker XTB che da anni permette ai suoi clienti di operare con i CFD in totale sicurezza, essendo una piattaforma certificata dalla Consob.

Per fare trading su Ethereum, soprattutto in seguito notizie come quella da noi riportata in anteprima, un Broker professionale come XTB rappresenta la soluzione migliore.

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Sull'autore

Massimiliano Rossi

Appassionato di Trading Online. Esperto di finanza online dal 2010. Trader dal 2015. Mi occupo di analisi tecniche.

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