Nella giornata di lunedì 20 gennaio, durante la cerimonia di insediamento di Donald Trump, il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) Gary Gensler ha rassegnato ufficialmente le dimissioni dal suo incarico.
Nella stessa giornata, in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale della SEC, gli altri commissari dell’agenzia hanno affermato:
“Oggi è l’ultimo giorno del presidente Gensler alla SEC. Sebbene come commissari abbiamo affrontato questioni politiche da prospettive diverse, c’è sempre stata dignità nelle nostre differenze. Il presidente Gensler si è impegnato in maniera bipartisan e in uno scambio di idee rispettoso, che ha contribuito a facilitare il nostro servizio al pubblico americano. Per questo siamo profondamente grati”.
La crociata di Gensler contro le criptovalute
Laureatosi in economica alla fine degli anni ’70, Gary Gensler ha trascorso 18 anni alla Goldman Sachs prima di diventare un funzionario statale nel settore economico e finanziario, sotto la presidenza di Bill Clinton.
Nell’aprile 2021, Gensler è stato nominato presidente della SEC da Joe Biden. All’inizio non ci sono stati particolari problemi, né alcun segnale di inasprimento della sorveglianza sulle criptovalute da parte dell’autorità di regolamentazione statunitense.
Alla fine del 2022, dopo il crollo di FTX, è avvenuta la svolta radicale e, a partire da quel momento, la SEC di Gensler ha fatto tutto il possibile per ostacolare il settore delle criptovalute nel suo complesso.
Secondo i dati raccolti dalla Blockchain Association, durante il mandato di Gensler alla presidenza della SEC, l’agenzia ha portato avanti oltre 100 cause legali contro le società del settore crypto, tra cui Ripple, con un costo di quasi 430 milioni di dollari in tasse sui contenziosi.
L’ultima raffica di azioni coercitive da parte della SEC è avvenuta venerdì scorso, con sanzioni multimilionarie ordinate contro diverse società, tra cui Wells Fargo & Merrill, Vanguard e LPL.
Donald Trump si prepara a “rimodellare” la SEC
Dopo le dimissioni di Gensler, la Casa Bianca ha nominato Mark Uyeda come presidente ad interim dell’agenzia fino al 2026, anno di scadenza naturale del suo mandato.
Il commissario repubblicano Mark Uyeda è entrato a far parte della SEC nel 2022 ed è sempre stato apertamente critico nei confronti dell’approccio normativo di Gensler. Durante un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa tedesca Reuters, a novembre, Uyeda ha dichiarato:
“Il cambio di amministrazione in sospeso darà alla SEC la possibilità di reimpostare la sua agenda normativa per concentrarsi sulla formazione di capitale e sull’innovazione, proteggendo al contempo gli investitori, come gli anziani, dai truffatori che li truffano”.
La nomina di Uyeda, infatti, è stata accompagnata da una serie di dimissioni del personale senior della SEC. Oltre a Gensler, quindi, anche il capo dello staff Amanda Fischer, il direttore ad interim dell’applicazione delle norme Sanjay Wadhwa e il direttore delle politiche Corey Klemmer hanno rinunciato ai loro incarichi, offrendo così all’amministrazione Trump l’opportunità di rimodellare la SEC e il suo operato.
Come accennato in precedenza, la nomina di Uyed è ad interim, ovvero durerà soltanto fino alla scadenza naturale del mandato di Gensler, Donald Trump ha infatti scelto Paul Atkins come prossimo presidente della SEC.
Dopo le dimissioni di Gensler il prezzo di XRP decolla e fioccano anche le richieste per nuovi ETF
Con la vittoria di Trump e l’annuncio delle dimissioni di Gensler si chiude un periodo di due anni in cui il settore degli asset digitali ha attraversato grandi difficoltà. Ora, come annunciato anche dallo stesso Donald Trump, sembra essere iniziata una nuova era e anche le politiche della SEC saranno più favorevoli alle criptovalute.
Le società crypto, e in particolare Ripple Labs, hanno accolto con entusiasmo le dimissioni di Gensler. Il prezzo di XRP, che nelle 24 ore precedenti è rimasto elevato, ha subito un calo dello 0,92% a 3,16 dollari e la sua capitalizzazione di mercato è scesa anche dello 0,94% a 181,78 miliardi di dollari.
Tuttavia, il volume di trading è aumentato bruscamente del 116,37% a 24,62 miliardi nella giornata successiva, dimostrando che il mercato rimane interessato a XRP anche alla luce delle cause legali normative. Al momento della stesura dell’articolo, il prezzo di XRP sta registrando di nuovo una modesta flessione, ma si mantiene sempre al di sopra del livello dei 3 dollari.
Un altro effetto immediato dell’annuncio delle dimissioni di Gensler è stato l’improvviso aumento delle domande di ammissione degli ETF sulle criptovalute, il cui elenco ora include anche Solana (SOL), Ripple (XRP) e Litecoin (LTC).
In un post pubblicato su X martedì 21 gennaio, l’analista ETF di Bloomberg Eric Balchunas, ha dichiarato che al momento ci sono 33 nuove richieste di ETF di criptovalute presentate alla SEC. Balchunas ha evidenziato che il numero di domande è quasi raddoppiato dopo le dimissioni di Gensler e che potrebbe aumentare ulteriormente entro le prossime due settimane.
È importante notare che, tra le nuove richieste presentate alla SEC, spiccano quelle della società Rex Shares, che ha presentato domanda per ETF sulle memecoin Official Trump (TRUMP), Dogecoin (DOGE) e Bonk (BONK).