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Fidelity: Bitcoin come criptovaluta diversa dalle altre

Fidelity Digital Assets, conosciuto ormai da tempo all’interno del settore delle criptovalute, continua ormai da tempo ad esporre proprie considerazioni e rapporti in merito ai principali asset crypto mondiali, come ad esempio Bitcoin ed Ethereum.

Le stesse rappresentano i due asset a maggior capitalizzazione al mondo e, nonostante dispongano di funzionalità e di caratteristiche molto differenti fra di loro, fanno riferimento ad un unico colossale mercato (da miliardi di dollari), ossia quello delle criptovalute.

Fra le tante notizie inserite all’interno del report, una serie di considerazioni che andrebbero a distinguere il Bitcoin (inteso in questo caso sia come asset di scambio che come ecosistema su network) rispetto a tutti gli altri progetti presenti nel settore.

Un’analisi completa a tutti gli effetti, all’interno della quale troviamo personaggi di spicco e con numerose competenze in materia crittografica e blockchain, come ad esempio Jack Neureuter e Chris Kuiper. Nel corso delle righe successive avremo modo di approfondire questa nuova visione sul Bitcoin.

Per adesso, ricordiamo come lo stesso asset sia listato all’interno dei migliori broker al mondo, come ad esempio eToro, che permette di trattare su un comparto crypto contenente oltre 42 criptovalute mondiali, tramite una piattaforma interattiva, basilare e con tante funzionalità.

Fidelity ed il concetto sul “Bitcoin denaro superiore”

Come ricordato in precedenza, Fidelity risulta ormai da tempo focalizzata sul settore crypto, proponendo sempre news e notizie interessanti e che permettono di aprire dibattiti sul Bitcoin e su tutto il comparto delle criptovalute.

Sappiamo che lo stesso BTC viene spesso confrontato con altre criptovalute, anche se nel corso degli ultimi tempi, esperti ed analisti hanno cercato di vedere il Bitcoin come un asset completamente differente e con scopi diversi rispetto a quelli mostrati dai progetti crypto e blockchain di nuova generazione.

A tal riguardo, basati pensare all’integrazione del Bitcoin all’interno di alcuni sistemi monetari reali, come vero e proprio asset reale di scambio. Un aspetto che ha portato così ad affiancare la criptovaluta più longeva al mondo al concetto di potenziale ed eventuale “bene monetario”, o “riserva di valore”.

Concetti che, in modo parallelo, non possono invece per adesso essere associati ad altre criptovalute, le quali mostrano scopi differenti, in merito al settore della finanza decentralizzata, del gaming, delle transazioni sugli scambi e molto altro.

In tutto ciò, gli stessi esperti continuano anche ad analizzare aspetti concorrenziali, in riferimento alla nascita di nuove tecnologie che potrebbero o meno soppiantare quella del Bitcoin. Sulla base di quanto esposto in precedenza, la reale valenza del Bitcoin andrebbe tuttavia individuata più nella sua possibile natura da potenziale “bene monetario”, rispetto alle funzionalità del Bitcoin inteso come network per gli scambi.

Questioni che portano quindi gli esperti a distinguere il concetto di Bitcoin (considerato protocollo e rete di scambio) da quello del BTC (considerato asset digitale con proprio valore ed andamento). Una criptovaluta che ha già avuto la capacità di concretizzare la sua integrazione in specifici territori (sotto l’aspetto monetario), come ad esempio nello Stato di El Salvador.

Conclusioni

Notizia odierna, incentrata a tutto tondo sul Bitcoin, che al di là della sua potenziale natura e funzionalità, continua ormai da anni a rappresentare un asset crypto in tutto e per tutto, il più longevo in assoluto, con un proprio andamento all’interno del mercato.

Lo stesso BTC risulta ad oggi listato all’interno dei principali broker ed exchange al mondo, che ne permettono in modo parallelo lo scambio e la negoziazione. Un operatore completo, che avremo modo di ricordare nel corso delle prossime righe, ad integrare Bitcoin ormai da tempo, è eToro (qui la pagina ufficiale).

Entrando nel dettaglio, l’intermediario permette di agire sulla criptovaluta in due diversi modi. Da una parte acquistare realmente l’asset sottostante e dall’altra negoziare tramite l’uso di strumenti derivati, chiamati contratti per differenza. Il CFD, andando solamente a replicare l’andamento dell’asset sottostante, non richiede il possesso fisico di alcuna moneta.

Così facendo, risulta possibile piazzare sia strategie al rialzo (ossia di tipo long) sia strategie al ribasso (ossia di tipo short). Tutto ciò utilizzando una piattaforma rapida, interattiva e senza nessun costo di gestione fisso (si applicano spread bassissimi sulle operazioni effettuate).

A seguire, una serie di altre caratteristiche rilevanti da poter esporre sulla piattaforma:

  • assistenza professionale a tutte le ore;
  • database crypto con 42+ asset, costantemente aggiornati;
  • conto demo senza alcun limite di tempo;
  • gestione effettuabile anche tramite applicazione per dispositivi mobili;
  • possibilità di poter selezionare Popular Investor reali, copiarli con il Copy Trading ed ottenere le stesse transazioni in modo speculare.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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