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Elon Musk chiede l’archiviazione della causa su Dogecoin da 258 miliardi di dollari

Elon Musk che chiede l’archiviazione di una delle cause più fantasiose degli ultimi tempi ha fatto il giro del mondo. Come sappiamo, il noto imprenditore americano, conosciuto per essere il fondatore di Tesla, nonché di molte altre realtà, è considerato spesso influente sul mercato crypto.

La sua passione per alcune monete digitali, come ad esempio Dogecoin, Shiba Inu, Floki Inu e così via, lo ha spinto spesso a postare proprie considerazioni in merito. Parole che diverse volte sono state associate a rialzi di prezzo, o crolli ed in ogni caso ad interazioni sul mercato.

Può quindi Elon Musk considerarsi così influente sul segmento delle meme coin? Secondo alcuni investitori il famoso miliardario avrebbe messo in atto un vero e proprio schema piramidale, per cercare di modificare il prezzo della criptovaluta a proprio piacimento.

Prima di spiegare nel dettaglio di cosa si tratta ed il perché Elon Musk ha chiesto l’archiviazione del caso, ricorda che puoi sempre individuare e selezionare il Dogecoin (DOGE) su una delle migliori piattaforme di investimento crypto, come ad esempio eToro.

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Elon Musk chiede l’archiviazione del caso: ecco le accuse

Per comprendere nel dettaglio Elon Musk che chiede l’archiviazione della causa su Dogecoin da 258 miliardi di dollari, è bene partire dal principio e considerare cosa ha portato il gruppo di investitori ad intentare una causa così grande, nonché molto singolare, nei confronti dell’imprenditore.

A giugno del 2022, un gruppo di persone ha citato in giudizio Musk, accusandolo di aver utilizzato parole non lecite per promuovere la famosissima meme coin Dogecoin, ossia una delle criptovalute “cane” con maggior capitalizzazione sul mercato.

Secondo un recente report, pubblicato nella giornata del 1 aprile, durante uno dei dibattiti presso la corte federale dello Stato, diversi avvocati del miliardario, proprietario di Tesla, avrebbero definito le accuse “una fastidiosa opera di immaginazione”.

Hanno quindi spiegato nel dettaglio che le parole di Musk non possono considerarsi uno schema piramidale, tantomeno un tentativo di frode nei confronti di altre persone. Continuando con le loro esposizioni, hanno infatti affermato che:

“Non c’è nulla di illegale nel twittare parole di supporto o immagini divertenti su una criptovaluta legittima che continua a detenere una capitalizzazione di mercato di quasi $ 10 miliardi. Questa corte dovrebbe porre fine alle fantasie dei querelanti e respingere la denuncia”.

Per chi non ne fosse a conoscenza, ricordiamo infatti come Elon Musk abbia sempre pubblicato post scherzosi, molte volte anche seri, sul mondo delle criptovalute. In riferimento al Dogecoin, aveva ad esempio utilizzato termini quali “Dogecoin Rulz”, oppure “nessun massimo, nessun minimo, solo Doge”.

A gran voce, gli avvocati dell’imprenditore hanno così chiesto di archiviare immediatamente la causa, che come esposto vede la controparte citare in giudizio Musk per un valore colossale, quasi irrealistico, di ben 258 miliardi di dollari.

Elon Musk e la causa Dogecoin: le razioni del prezzo di DOGE

Eventi di questo genere portano spesso squilibri sul mercato ed interazioni da parte degli investitori. Come si è comportato Dogecoin dopo la richiesta di archiviazione di Elon Musk sul caso? Impostando un grafico nelle ultime 3 giornate, ecco cosa si evince.

Nella giornata del 31 marzo 2023, è possibile constatare un prezzo di scambio attorno ai 0,074 dollari per unità. Un prezzo sostituito subito da quote più alte nella giornata del primo aprile e da una successiva correzione in concomitanza alla pubblicazione della notizia.

Nonostante la flessione negativa, il mercato ha tuttavia reagito in modo positivo, perché il prezzo della criptovaluta è continuato a salire, dapprima sopra i 0,80 dollari e successivamente sopra ai 0,085 dollari (toccando anche punte superiori ai 0,0851$).

Al momento di questa stesura, troviamo invece un DOGE in leggera correzione su quote più basse. Per comprare 1 DOGE, sono infatti richiesti 0,078 dollari, ossia un dato che, secondo CoinGecko, mostra una variazione positiva del 5,7% in un range settimanale e del 4,8% nelle 24h.

Note finali

Può essere a questo punto interessante tenere a mente anche altre metriche importati sul Dogecoin (DOGE) al momento di questa stesura. In particolare, la capitalizzazione di mercato ammonta a 10.949.807.697$, ossia un valore che gli permette di mantenere l’ottava posizione in classifica per market cap.

Il volume sugli scambi delle 24 ore, si attesta invece a 821.600.038 dollari, con una dominance complessiva su tutto il mercato, che è di recente arrivata allo 0,892%. Fare previsioni sul Dogecoin, in un contesto di mercato ancora così instabile, è tuttavia molto complesso, anche per un esperto in materia.

Viste le variazioni così repentine e gli scostamenti di prezzo, mai come in questo caso è fondamentale aggiornarsi continuamente e studiare l’asset in autonomia. Per fare ciò hai a disposizione gli strumenti analitici, compresi i grafici, messi a disposizione dai migliori broker.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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