News

Draghi: Bitcoin non è abbastanza maturo per essere regolamentato

Il presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Mario Draghi ha affermato che le criptovalute non sono abbastanza mature per essere regolamentate.

Ecco cosa ha affermato Mario Draghi in una conferenza della scorsa settimana:

“Con tutte le nuove tecnologie, le persone hanno grandi aspettative ma anche molta incertezza. Adesso, crediamo che – soprattutto per quanto riguarda i bitcoin e le criptovalute – non pensiamo che la tecnologia sia matura da venire considerata“.

Fornendo una risposta alla domanda sulle potenzialità della criptovalute, Draghi ha affermato che una delle lezioni della crisi finanziaria è quella di “sfruttare” i benefici delle innovazioni come Bitcoin, mentre è necessario comunque capire i potenziali rischi.

I commenti di Draghi della scorsa settimana arrivano dopo le dichiarazioni presso Il Comitato sull’Economia e gli Affari Monetari del Parlamento Europeo, dove ha affermato che la Banca Centrale Europea non ha i poteri per regolare oppure proibire le criptovalute.

Mentre sembra che Draghi sia pronto ad attendere che la tecnologia maturi, Christine Lagarde, il direttore dell’International Monetary Fund (IMF) ha recentemente affermato che le criptovalute dovrebbero essere prese seriamente in quanto hanno altissime possibile di rivoluzionare i mercati.

Bitcoin quindi non è abbastanza maturo?

Risulta estremamente difficile condividere le parole di questa settimana di Draghi. Il Bitcoin è tutto tranne che “non abbastanza maturo”. Sembra invece che i banchieri di tutto il mondo siano piuttosto “impauriti” da questa nuova tecnologia, che sembra estremamente “poco manipolabile” rispetto al classico denaro che non esiste e che viene creato “dal nulla” proprio dalle banche stesse. Se il Bitcoin è quindi immaturo, molto probabilmente è possibile dire che le banconote e le monete fiat classiche lo sono ancora di più.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Andrea Motta

Andrea Motta ha intrapreso il suo percorso nel trading all'inizio del nuovo millennio, nel 2001, distinguendosi subito per la sua precocità e dedizione. La sua profonda immersione nell'analisi delle teorie dei più eminenti esperti di investimento gli ha consentito di acquisire una competenza che ha brillantemente traslato in pratica, rivelando un notevole talento sia nelle operazioni di trading a breve termine che negli investimenti strategici a lungo raggio.

La pubblicazione del lavoro di Satoshi Nakamoto ha rappresentato per Motta un punto di svolta decisivo. Riconoscendo immediatamente il potenziale disruptivo del Bitcoin, ha abbracciato con entusiasmo il mondo delle criptovalute, diventando uno dei pionieri in questo campo emergente. Il suo precoce e lungimirante impegno in Bitcoin e in altre criptovalute ne ha confermato la reputazione come investitore visionario, capace di anticipare e capitalizzare sulle tendenze finanziarie di rilievo globale.

Parallelamente al suo interesse per le criptovalute, Motta ha continuato a eccellere nel trading convenzionale, dimostrando una notevole abilità nell'adattarsi e prosperare in una varietà di contesti di mercato. Questa poliedricità testimonia non solo la sua vasta conoscenza dei mercati finanziari ma anche una straordinaria capacità di applicare principi d'investimento solidi in scenari diversificati.

La traiettoria di Andrea Motta nel campo degli investimenti illustra l'importanza cruciale di un approccio informato, metodico e flessibile alla gestione degli asset. La sua storia professionale, caratterizzata da successi sia nei mercati tradizionali sia in quelli innovativi delle criptovalute, rappresenta un modello di riferimento per i futuri trader e investitori. La carriera di Motta dimostra efficacemente che la passione per gli investimenti, unita a un impegno costante per l'eccellenza e l'innovazione, può condurre a risultati eccezionali nel dinamico panorama finanziario contemporaneo.

Lascia un Commento