Dogecoin può salire del 40%? È una domanda che esperti ed analisti hanno iniziato a chiedersi dopo che le principali società analitiche ed gli exchange mondiali hanno registrato una variazione importante sulle transazioni delle balene.
Parlare di balene Dogecoin significa parlare di grandi possessori di asset crypto, che hanno deciso di accumulare determinate quantità di moneta digitale, nella speranza e nell’ipotesi di una loro ripresa.
La meme coin avrebbe inoltre visto un interessante aumento nei suoi indirizzi attivi giornalieri. Il Dogecoin resta, almeno al momento di questa stesura, la nona criptovaluta per capitalizzazione di mercato, nonché una delle più scambiate e con maggior volume sulle attività.
La recente adozione delle balene può aver spinto il prezzo in alto? Può la stessa influenzare anche sulle proiezioni di prezzo? Prima di ciò, ricorda che puoi sempre individuare il DOGE all’interno di piattaforme professionali e con reali licenze, come ad esempio eToro.
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Dogecoin può salire del 40%? Ecco quali sono le variazioni più importanti
Chiedersi se Dogecoin può salire del 40% su base totalitaria è tuttavia una domanda ancora molto complessa da esaminare. I fattori di influenza da dover considerare sono numerosi e l’imprevedibilità del mercato deve sempre essere tenuta bene a mente.
Nonostante ciò, alcuni dati hanno evidenziato cambiamenti radicali. Secondo Sentiment, in un post twittato in data primo febbraio del 2023, il conteggio delle transazioni di balene sarebbe aumentato in modo esponenziale, raggiugnendo nuovi massimi mensili.
Ad essere coinvolte nelle grandi transazioni, sarebbero state circa 300 operazioni importanti nella giornata di ieri. Al momento attuale, ci sarebbero state circa 70 transazioni, per un controvalore stimato pari a 100.000 dollari.
Le balene Dogecoin si sono quindi mosse così tanto dopo circa un mese. Quali sono i motivi? Le ipotesi di fondo degli esperti sui valori storici sono numerose. Si parla ad esempio della possibilità che Twitter abbia già assunto programmatori ed esperti per inserire il DOGE fra le sue modalità di pagamento.
Un dato interessante, arriverebbe inoltre dai cosiddetti indirizzi attivi. Nelle 48 ore precedenti, la metrica ha infatti mostrato un’aumento considerevole, portandosi vicina ai valori di novembre, che erano considerati i punti di massimo di questo singolare indicatore.
Al momento di questa stesura, lo stesso segnale ha superato i 44.000 e gli indirizzi attivi registrati nella giornata di ieri sono stati oltre 91.000. Questo mette quindi in evidenza come il token abbia nuovamente iniziato a generare attività da parte degli utenti del mercato.
Ricordiamo tuttavia come il pesante inverno delle criptovalute abbia duramente messo in ginocchio l’asset, generando discese di prezzo non indifferenti per gran parte del 2022, prima di recuperare terreno nella prima parte del 2023.
Note finali
È quindi opportuno focalizzare l’attenzione anche sulle ultime variazioni di prezzo e cercare di comprendere come sta andando Dogecoin (DOGE) sul suo grafico di riferimento. Impostando un grafico mensile, è possibile constatare un trend in aumento per tutto gennaio 2023.
Nella giornata del 3, il prezzo di un singolo Dogecoin era pari a circa 0,070 dollari per unità. Un valore sostituito in modo graduale da successivi rialzi, dapprima sopra i 0,075 dollari, poi sopra i 0,090 dollari, fino ad arrivare oltre i 0,095$ nelle prime ore della giornata odierna.
Al momento di questa stesura, un DOGE può essere scambiato attorno i 0,093 dollari e mostra una capitalizzazione di mercato pari a 12.958.245.196 dollari, con un volume sugli scambi nelle 24 ore che si aggira attorno i 1.358.086.442$.
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