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Dogecoin Foundation Ristabilita: Risulterà Rilevante per DOGE?

Attraverso un comunicato stampa delle ultime ore, una notizia alquanto unica nel suo genere avrebbe espresso la riattivazione della Dogecoin Foundation, una fondazione che, già esistente in passato, avrebbe effettivamente riaperto le porte. In tutto ciò, cosa significherà per la criptovaluta DOGE la Dogecoin Foundation ristabilita? Quali Advisor possono essere individuati al suo interno?

Sono solo alcune delle principali domande poste da chi ha lentamente iniziato ad interessarsi alla questione. Notizia che, in linea generale, si lega in modo diretto ad uno degli ecosistemi più conosciuti nel comparto delle criptovalute, ossia Dogecoin. Per chi non la conoscesse, si tratta di una delle criptovalute meme per eccellenza.

Nata un po’ per scherzo, accostando la viralità del meme Shiba Inu, con quella del settore crypto, ha lentamente avuto la capacità di aggiungere nuove funzionalità e di incrementare il numero degli utenti della propria community. Precisiamo inoltre come per Dogecoin si intenda l’ecosistema, mentre per DOGE il Token di riferimento.

Nel corso del nostro mini approfondimento scopriremo maggiori dettagli sulla Dogecoin Foundation ristabilita, focalizzando l’attenzione su tutte le novità in merito. Prima di continuare, ricordiamo come lo stesso Dogecoin (DOGE), così come altre criptovalute mondiali, risulti scambiabile e negoziabile su broker regolamentati come eToro.

Rappresenta un operatore leader nel settore, con molte funzionalità specifiche, come ad esempio il Copy Trading per copiare esperti del mercato crypto in modo parallelo e senza costi aggiuntivi.

Dogecoin Foundation Ristabilita: Ecco di cosa si tratta

Entrando nel dettaglio della questione sulla Dogecoin Foundation ristabilita, risulta possibile focalizzare l’attenzione su tutti i principali dettagli proposti dal comunicato ufficiale. Prima di scoprire la sua funzione, teniamo a ricordare come già in passato, precisamente nel 2014, una prima versione della Dogecoin Foundation risultasse già attiva.

Ai tempi l’ecosistema, nato da pochissimi mesi, poteva contare sulla presenza di una community relativamente ridotta e di poche considerazioni, se ovviamente paragonate e confrontate con i dati e le performance attuali. Adesso che tutto è cambiato e che anche l’ecosistema ha potuto ritrovare più maturità, la presenza della Dogecoin Foundation mostrerebbe tutt’altra valenza.

Nel comunicato ufficiale risulterebbero presenti concetti quali:

“È con enorme entusiasmo che annunciamo il ripristino della Dogecoin Foundation, con una nuova attenzione al supporto alla comunità, all’ecosistema Dogecoin ed alla promozione del futuro della Dogecoin Blockchain…” continuando dicendo “La fondazione non è stata creata per prendere il controllo del Dogecoin Core Wallet, la quale rimane una implementazione principale di un portafoglio conforme Dogecoin”.

Al di là del supporto appena evinto della fondazione all’ecosistema Dogecoin, specifiche notizie ad aver messo la questione letteralmente sotto i riflettori, avrebbero visto la presenza di Advisor degni di nota.

Fra gli stessi, da una parte Vitalik Buterin, ossia uno dei principali fondatori di Ethereum e dall’altra uomini di spicco legati in modo diretto ad Elon Musk, come ad esempio Jared Birchall. Uomini conosciuti in molte parti del mondo, che mostrano come la fondazione riattivata abbia deciso di strutturare una propria Roadmap chiara e ben definita.

Conclusioni

Al di là della Dogecoin Foundation ristabilita, il DOGE, ossia il Token di riferimento dell’ecosistema, resta pur sempre un assets crypto scambiabile a tutti gli effetti attraverso broker ed operatori professionali.

Prima di approfondire in merito, è bene ricordare come ad oggi le due principali metodologie per poter trattare su criptovalute riguardino da una parte l’acquisto diretto, utilizzando exchange puri e dall’altra l’utilizzo di broker di CFD.

I contratti per differenza non sono altro che specifici strumenti derivati, basati su repliche fedeli del sottostante. In altri termini, vanno semplicemente a replicare l’andamento, senza il bisogno di possedere alcuna criptovaluta in modo fisico.

Ne deriva subito una duplice possibilità sulle operazioni:

  • Posizione al rialzo, che si basa su strategie di tipo long, in ipotesi di aumento dei valori;
  • Posizione al ribasso, che si basa su strategie di tipo short, in ipotesi di diminuzione dei valori.

A permettere questa duplice possibilità, broker professionali e regolamentati come eToro. Tutti gli utenti possono iniziare con un comodo conto demo, basato su capitali non reali, caricati in automatico dalla piattaforma. La stessa conta un database costantemente aggiornato e con decine di assets, sia storici che di nuova emissione.

A rendere il tutto più completo, la presenza del Copy Trading, ossia un sistema di copia automatica, utilizzato per ottenere le stesse strategie avviate da Popular Investor professionali. Il trader, in ogni caso, ha sempre la possibilità di passare alla modalità manuale.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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