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Disney licenzia i dipendenti del metaverso: cosa succede adesso?

Disney licenzia i dipendenti del metaverso, mettendo in standby, o almeno ridimensionando, uno dei progetti più ambiziosi della nota compagnia di intrattenimento mondiale. Per chi non ne fosse a conoscenza, ricordiamo che Disney è stata una delle prime società a puntare sui mondi virtuali.

In tal senso, aveva più volte esposto le potenzialità del metaverso e che lo stesso si sarebbe potuto perfettamente integrare con le sue attività, almeno nel prossimo futuro. Con un cambio di rotta, per via delle nuove politiche di ristrutturazione, tutto potrebbe esser messo in discussione.

Lo stesso piano, da 5,5 miliardi di dollari, è molto ambizioso e non avrà tuttavia “spazio” per tutte le attività e per tutti i dipendenti. Aspetti che hanno così portato alla drastica decisione sui licenziamenti, creando malcontenti e centinaia di interazioni sui canali social.

Checché se ne dica, il settore del metaverso continua in ogni caso a subire crescite e sempre più ecosistemi stanno cercando di farsi strada. Se anche tu vuoi puntare su questo segmento, ricorda che puoi individuare le principali crypto legate ai mondi virtuali sulle migliori piattaforme online.

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Disney licenzia i dipendenti del metaverso: quali sono i suoi piani?

La Disney che licenzia i dipendenti del metaverso è sicuramente una delle notizie più forti sull’intero segmento dei mondi virtuali. Una notizia che ha portato fin da subito gli esperti a chiedersi i motivi di questa scelta così drastica e singolare per una compagnia di grossa portata.

Il gruppo avrebbe mandato a casa migliaia di lavoratori, essenzialmente per ridurre i costi fissi. Avrebbe inoltre licenziato l’unità di storytelling, composta da 50 dipendenti. Secondo un recente rapporto del W.S Journal, i licenziamenti sulla divisione metaverso fanno parte del primo round.

Allo stesso potrebbero seguire scelte simili, anche legate ad altre attività, per portare avanti un piano di ristrutturazione molto ampio. Lo stesso punterebbe a ridurre il numero di dipendenti dell’azienda di circa 7.000 unità, così da lenire i costi operativi.

Un programma che terrà occupate le scelte del management per i prossimi 2/3 mesi. Il capo della divisione del metaverso, ossia Mike White, resterà in ogni caso impiegato in altre attività del gruppo. La sua divisione aveva il compito di:

“Trovare modi per raccontare storie interattive in nuovi formati tecnologici utilizzando l’ampia libreria di proprietà intellettuale della Disney”.

Quando la Disney ha creato questa innovativa divisione, a febbraio del 2022, l’ex amministratore delegato della società, ossia Bob Chapek, aveva esposto parole incoraggianti e di fiducia nei confronti di questa nuova tecnologia e nulla sua integrazione con il business dell’azienda.

Aveva inoltre esposto che il metaverso avrebbe: “creato un paradigma completamente nuovo per il modo in cui il pubblico sperimenta e interagisce con le nostre storie”.

Disney e la decisione di abbandonare il metaverso

Le cause che hanno spinto Disney ad abbandonare il metaverso, almeno per adesso e per i prossimi mesi, sono in realtà numerose. Il gruppo ha effettivamente affrontato diverse sfide, in concomitanza ai venti contrari economici e ad una instabilità che si è fatta ampiamente sentire.

Con il programma di licenziamenti, la società potrebbe risparmiare circa 5 miliardi e dare così una boccata d’ossigeno alla compagnia. La notizia, presa quindi positivamente dagli investitori, ha subito permesso al titolo di guadagnare terreno, con un +1,5% nella giornata del 27 marzo.

Curioso sottolineare, come Disney avesse scelto Polygon (MATIC) come rete principale per portare avanti il suo nuovo piano strategico. Lo stesso si focalizzava su nuovi segmenti di mercato, come ad esempio l’intelligenza artificiale, gli NFT, i mondi virtuali e la realtà aumentata.

All’interno di un rapporto Citi, datato 2021, si affermava che la Disney sarebbe potuta diventare una delle prime società al mondo a trarre potenziali benefici dal metaverso. Aspetti, almeno per adesso, che sono stati nettamente accantonati.

Note finali

Al di là di ciò, è bene considerare che il metaverso, preso singolarmente, è un business colossale e che vale miliardi di dollari. Sono tantissime le società che hanno deciso di interagire con questa nuova tecnologia, lanciando anche molti progetti interessanti.

Per fare alcuni esempi, Decentraland, Axie Infinity, così come The Sandbox, sono tutte realtà fortemente legate ai mondi virtuali. Un settore che si intreccia in modo attivo anche con quello delle criptovalute.

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    Sull'autore

    Francesco Galella

    Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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