Una delle domande che gli esperti continuano a chiedersi ultimamente, è se i detentori di Bitcoin (BTC) a breve termine avranno o meno la forza di guidare il prossimo rialzo della criptovaluta. Uno studio sicuramente complesso, ma che ha trovato spiegazione con alcune teorie.
Secondo l’analista Crazzy block (pseudonimo dello stesso), una valutazione specifica delle metriche chiave on-chain, ha suggerito che i detentori di Bitcoin a breve termine potrebbero avere un ruolo significativo sulle prossime variazioni dell’asset ed essere così determinati.
Considerazioni che deriverebbero da uno studio approfondito su alcuni degli indicatori più utilizzati nel settore, ossia lo Spent Output Profit Ratio (SOPR), l’Adjusted Spent Output Profit Ratio (aSOPR) e l’Unspent Transaction Output (UTXO) di BTC.
In che modo gli stessi utenti potrebbero influenzare le sorti della prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato? Scopriamo quali sono stati i risultati dell’esperto, non prima di averti ricordato che puoi sempre individuare il Bitcoin su piattaforme professionali, come eToro.
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Detentori di Bitcoin (BTC) a breve termine: i dati dell’esperto
Tornando allo studio dei detentori di Bitcoin (BTC) a breve termine, secondo gli indicatori citati in precedenza, gli utenti di questa categoria avrebbero letteralmente speso i loro profitti. Questo evento avrebbe portato, in modo parallelo, ad alcune variazioni su:
- un aumento considerevole dell’accumulo di BTC;
- una riduzione della pressione di vendita nelle ultime settimane.
Continuando con le sue dichiarazioni, ha successivamente esposto:
“Nei prossimi mesi, se i detentori a breve termine sono interessati ad accumulare ed entrare a questo livello e non sono interessati a vendere negli scambi per la crescita dei prezzi, sarà un segnale rialzista per Bitcoin. Questi fattori di solito fanno sì che i detentori a breve termine diventino detentori a lungo termine, in base ai passati cicli dei prezzi di bitcoin.”
In associazione allo studio di Block, esistono in realtà molti altri fattori da poter considerare ed uno dei più rilevanti è l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo. Nel mese di gennaio 2023, gli esperti hanno riferito che l’aumento su base annua del PCE è stato del 5,4%.
Una percentuale in forte accelerazione, soprattutto nei riguardi del mese precedente. Variazioni importanti sono state registrate anche sui prezzi delle merci, aumentati del 4,7% e sui prezzi dei servizi, aumentati invece del 5,7% su base mensile.
Ciò si tradurrebbe essenzialmente in una riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. Dopo l’annuncio, si è infatti registrato l’avvio di una vendita massiccia delle partecipazioni da parte dei possessori di Bitcoin a breve termine. A cosa è associato tutto ciò?
Secondo gli esperti, la mossa di questa categoria di utenti potrebbe esser letta come vera e propria prevenzione, contro ipotetiche perdite di valore, qualora il prezzo del BTC fosse sceso in modo repentino, anche rispetto alle ultime previsioni sul Bitcoin.
Considerazioni finali
Al di là di ciò, come sta andando il Bitcoin sul mercato? Impostando un grafico a 24 ore, è possibile constatare come in alcune sezioni della giornata di ieri, il prezzo del Bitcoin fosse ancora pari a 23.179 dollari per unità.
Dal punto di minimo giornaliero il trend è stato mediamente al rialzo, con il superamento dapprima dei 23.500 dollari e successivamente dei 23.670 dollari. Al momento di questa stesura, il prezzo per comprare Bitcoin è il leggera correzione, ossia pari a 23.412 dollari.
Secondo quanto riportato da CoinGecko, questo prezzo evidenzia un recupero nelle 24 ore pari al +0,7% ed una diminuzione netta del -3,6% su base settimanale. Ricordiamo per completezza anche altri dati aggiornati al momento di questa stampa:
- capitalizzazione di mercato a 451.908.436.646 dollari;
- volume sugli scambi nelle 24 ore pari a 25.016.765.931;
- dominance sull’intero mercato al 40,183%.
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