È stata introdotta soltanto di recente ma ha già messo in crisi la concorrenza e provocato il crollo del mercato delle criptovalute. Stiamo parlando di DeepSeek, la nuova intelligenza artificiale sviluppata dall’omonima start-up cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, che è passata dall’assemblaggio di computer quantistici alla creazione di un rivoluzionario modello AI.
La caratteristica principale di DeepSeek, infatti, è quella di aver utilizzato chip di vecchia generazione. Questa scelta è stata dovuta principalmente al ban imposto dagli Stati Uniti, che impedisce alla Cina di acquistare i chip ad alta tecnologia d’importazione necessari per alimentare l’intelligenza artificiale.
Per evitare di subire rallentamenti e perdere terreno nello sviluppo della tecnologia AI, i ricercatori cinesi che lavorano in questo settore hanno fatto fronte comune e hanno condiviso il loro lavoro sperimentando, al contempo, nuovi approcci alla tecnologia.
Il risultato è stato quello di ottenere un modello AI che richiede una potenza di calcolo di gran lunga inferiore rispetto ai concorrenti occidentali, con un conseguente fabbisogno energetico inferiore e costi di realizzazione e gestione ridotti.
Inoltre, non soltanto l’AI cinese costa meno di quelle occidentali, ma alla prova dei fatti ha dimostrato di avere performance superiori. In particolare, nei test sui benchmark di ragionamento, nei test per la programmazione e la scrittura di codice e in quelli matematici, l’attuale modello DeepSeek-V3 ha superato in accuratezza i modelli AI dei principali colossi del settore: Llama 3.1 di Meta, Claude Sonnet 3.5 di Anthropic e GPT-4o di OpenAI.
Come se non bastasse, a differenza dei suoi concorrenti occidentali, che richiedono l’onere del pagamento di un canone mensile per sbloccare l’utilizzo completo delle loro funzionalità, DeepSeek-V3 è totalmente gratuito e può essere utilizzato senza alcuna limitazione sia tramite il web sia sull’app mobile.
L’elevata efficienza dell’AI cinese
Il primo modello AI open source è stato lanciato da DeepSeek nel novembre 2023, il DeepSeek Coder, destinato esclusivamente ad attività di programmazione e coding. Successivamente, l’azienda cinese ha lanciato prima il DeepSeek LLM e poi, nel maggio del 2024, il modello DeepSeek-V2.
A questo punto, l’AI cinese aveva già attirato l’attenzione per le sue caratteristiche di elevata efficienza e costi inferiori rispetto ai concorrenti occidentali. Ma come è possibile che i cinesi siano riusciti a ottenere un tale risultato utilizzando chip a bassa tecnologia?
In realtà sembra che il fondatore di DeepSeek, Liang Wenfeng, sia riuscito a creare una riserva stimata in oltre 50.000 chip Nvidia A100 prima che la loro esportazione in Cina fosse vietata dall’amministrazione Biden, e che li abbia poi abbinati ai chip economici di fascia bassa che la Cina è ancora in grado di importare.
Un altro punto di forza della tecnologia AI cinese è l’architettura MoE (Mixture of Experts), che per ogni compito specifico affidato al modello AI attiva solo parte dei parametri, migliorando l’efficienza riducendo notevolmente i costi e la potenza di calcolo richiesta.
Inoltre, grazie ai meccanismi di apprendimento per rinforzo, DeepSeek-V3 è in grado di migliorare le sue capacità in maniera progressiva, attraverso i tentativi e gli errori.
Le ripercussioni su Wall Street e sul mercato delle criptovalute
La diffusione delle notizie su DeepSeek ha colpito non soltanto la concorrenza occidentale, ma anche il mercato finanziario e quello delle criptovalute con la forza di un maglio.
L’azienda produttrice di chip ad alta tecnologia, Nvidia, ha registrato un calo del 14% e ha trascinato con sé altri titoli tecnologici, tra cui Broadcom che ha perso il 12% e ASML che ha perso il 7%. Di conseguenza è calato l’intero indice Nasdaq, con i futures che hanno perso quasi il 4%.
Anche il mercato delle criptovalute è stato investito dall’onda d’urto della notizia. Il prezzo di Bitcoin è crollato di nuovo sotto i 100.000 dollari, portando con sé Ethereum e la quasi totalità delle altre criptovalute, che hanno registrato perdite dal 5% al 32%.
Per quanto concerne l’industria delle criptovalute, a essere fortemente colpiti sono stati proprio i token legati all’AI e gli AI Agent. In particolare, le maggiori perdite sono state registrate da Fetch.ai, che ha segnato -8,33%, AI16Z, che ha subito un calo del 15% e Virtuals Protocol, che ha perso il 18%. Non ha invece subito ripercussioni il progetto in prevendita Mind of Pepe, protetto dalla sua ICO.
Questo articolo è a scopo informativo e non costituisce un invito all’investimento. Le criptovalute sono asset altamente volatili e comportano il rischio di perdere l’intero capitale investito. Si consiglia di fare sempre le proprie ricerche prima di prendere decisioni finanziarie.