E’ vero, i parametri sugli andamenti del Bitcoin generano sempre una considerevole attenzione all’interno del mercato. Molti analisti, desiderosi di anticipare le mosse della criptovaluta per eccellenza, studiano costantemente le fluttuazioni, cercando di capire quali direzioni prenderà l’asset. Ma un ulteriore indicatore, nel corso delle ultime ore, ha iniziato a destare notevoli perplessità. Si tratta del crollo Hashrate Bitcoin, avuto nelle ultime 3 giornate.
L’Hashrate, strettamente legato alla potenza di calcolo immessa nel sistema dai cosiddetti Miners nel fondamentale processo di Mining, rappresenta un fattore importante all’interno di tutto l’ecosistema BTC. Il suo crollo, pari a circa 43,50%, ha posto in essere una serie di studi volti ad individuarne la causa principale. All’interno del nostro approfondimento scopriremo quali fattori siano presumibilmente imputabili al calo, ponendo un forte focus sulle nazioni chiave dell’intero processo di Mining.
In tutto ciò, ricorderemo al lettore in merito alla presenza di innovativi sistemi di scambio online, basati su particolari strumenti derivati, chiamati CFD. Analizzeremo le potenzialità, i vantaggi, e molto altro, visionando anche i migliori sistemi di brokeraggio presenti online.
A tal proposito, ecco una tabella completa le migliori piattaforme, fra le quali eToro e XTB, tutte pienamente autorizzate ed in possesso delle dovute licenze statali:
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Crollo Hashrate Bitcoin: Quanto Pesa Il Contributo Della Cina
Come espresso in precedenza, visionando il grafico in tempo reale di pertinenza, si evince un pesante crollo Hashrate Bitcoin nel corso delle ultime giornate. Lo stesso, secondo molti analisti e studiosi, sarebbe da imputare ad un congestionato blocco del processo in determinate zone del mondo.
Entrando maggiormente nello specifico, è importante sapere che il processo di estrazione del Bitcoin è quasi completamente governato dalla Cina. La stessa, infatti, rappresenta circa il 65,08% di tutta l’attività mondiale. Si tratta di un valore immenso, soprattutto se confrontato con gli altri gradini del podio, che vedono gli Stati Uniti e la Russia, al secondo e terzo posto, rispettivamente con il 7,24% ed il 6,90%.
A tal riguardo, è facile intuire, come qualsiasi mutamento, elemento distorsivo, condizione sfavorevole, o altro fattore trasversale in Cina, possa letteralmente mettere in ginocchio l’attività di estrazione e causare un crollo Hashrate. Il peso della stessa Cina è quindi relativamente importante, ma cosa ha spinto i minatori a rallentare la loro produzione?
Nonostante ci siano molte scuole di pensiero, sono in molti ad imputare il drastico crollo al difficile periodo di secca nella zona asiatica. In modo particolare, la zona dello Sichuan, presa singolarmente, pesa per il ben 10% all’interno di tutta la produzione cinese. L’inizio della stagione secca, associata ad un importante aumento del costo dell’elettricità, avrebbe così generato un vero e proprio rallentamento.
Le ipotesi sugli spostamenti delle grandi Mining Farm (ossia fattorie di estrazione per BTC) sembrerebbero plausibili. Nulla vieta, soprattutto ai grandi produttori, di spostarsi in zone più favorevoli, con costi minori dell’elettricità. La stessa, infatti, rappresenta il costo maggiore all’interno di tutto il processo. Nonostante il crollo Hashrate Bitcoin, il BTC, nel corso delle ore precedenti, ha comunque mantenuto valori sopra i 13.000.
Analisi Dei Prezzi Bitcoin “BTC”
Strategie Operative Su Bitcoin (BTC)
Compreso il crollo Hashrate Bitcoin, è ora possibile considerare la criptovaluta come strumento crittografico ed associarla alle nuove metodologie di scambio online. E’ importante sapere, che indipendentemente dal processo di Mining, nel corso delle prossime ore, giornate e settimane, il Bitcoin continuerà a mostrare i suoi tipici andamenti verso l’alto o verso il basso.
E’ proprio qui che possono essere inseriti particolari sistemi di scambio, basati su specifici strumenti derivati, che prendono il nome di contratti per differenza. Contrariamente da un acquisto fisico tradizionale, legato solamente ad una speranza di rialzo del prezzo, i CFD permettono di attuare due strategie, in modo da poter beneficiare su entrambe le direzioni. Eccole a seguire:
- Apertura di un CFD rialzista: in caso di ipotesi di aumento dei valori dello strumento all’interno del proprio grafico di riferimento.
- Apertura di un CFD ribassista: in caso di ipotesi di decremento dei valori dell’asset all’interno del proprio andamento grafico.
In questo modo, il trader, oltre a non avere nessuna necessità di archiviare i propri possedimenti all’interno di un portafoglio digitale, può attuare la propria strategia in base alle specifiche situazioni presenti. Per fare ciò, è tuttavia doveroso utilizzare esclusivamente Broker specifici, appositamente ideati per permettere questo tipo di attività. Due dei migliori, con anni di esperienza e con le dovute licenze operative, sono eToro e XTB.
All’interno delle stesse, oltre a poter individuare comodi grafici in tempo reale, di tantissimi strumenti crittografici (quali Bitcoin, Ethereum, Litecoin, Ripple ed altri), l’utente ha l’effettiva possibilità di utilizzare funzionali conti demo. Rappresentano un vantaggio non indifferente e permettono di testare nuove strategie di negoziazione sul Bitcoin, senza timori sulla perdita, attraverso l’uso di capitali virtuali, aggiunti direttamente dalla piattaforma.