Le criptovalute non sono sicure al 100% come pensano molti investitori ed i portafogli di sicurezza hanno portato a perdite milionarie. Secondo gli analisti, la mancanza di una totale sicurezza ostacola l’adozione “mainstream” dei Bitcoin e delle altre cripto.
Secondo le recenti indagini di “NGRAVE”, noto produttore di portafogli hardware sulla sicurezza crittografica, gli investitori di criptovalute non sono così sicuri come credono di essere. L’indagine in corso sostiene che il 25% delle risorse degli investitori analizzati sono meno sicure di quanto loro credono.
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Le criptovalute non sono sicure al 100%: vediamo il perchè
Nell’indagine di “NGRAVE” sono stati coinvolti quasi 1.500 utenti di crittografia provenienti da quasi 80 Nazioni diverse. Dato lo squilibrio di genere nel mercato delle criptovalute il 90% degli intervistati erano uomini.
Fra gli investitori intervistati, il 62% aveva una parte dei beni memorizzati su un Exchange, come Binance o Coinbase, e uno su tre deteneva più del 40% delle cripto su un solo Exchange. Fortunatamente, il 96% degli intervistati aveva attiva l’autenticazione a due fattori e l’autenticazione basata su SMS, ed il 27% effettuava il backup online delle credenziali di accesso.
In sintesi l’indagine ha sottolineato che: il 4% degli utenti non utilizza l’autenticazione a due fattori, un utente su quattro non ha fatto il backup per il codice di recupero e che circa il 17% non esegue costantemente i backup delle proprie credenziali.
Inoltre, quasi il 70% di backup avveniva su un portafoglio di carta e dunque più della metà degli intervistati ha confermato che se qualcuno dovesse trovare il loro backup la loro sicurezza verrebbe compromessa.
Per quanto riguarda le informazioni sul portafoglio hardware, un investitore su tre non possiede un portafoglio hardware ma tra coloro che lo fanno, il 76% utilizza un portafoglio hardware basato su USB.
In passato, sono state proposte diverse soluzioni di portafoglio per aumentare la sicurezza come: portafogli di carta, hardware e portafogli Multisig. Tuttavia, anche se tali soluzioni hanno effettivamente migliorato la sicurezza, non possono ritenersi sicure al 100%.
Basti pensare che nel Dicembre del 2020, Hugh Karp (il CEO di Nexus Mutual) ha perso 8,3 milioni di dollari di gettoni NXM in un attacco mirato al portafoglio hardware. Quello di Hugh Karp è stato uno dei casi più eclatanti ma non l’unico, e gli investitori sono sempre meno soddisfatti del livello di sicurezza dei portafogli.
Considerazioni finali
L’indagine condotta da NGRAVE ha evidenziato che le criptovalute non sono sicure al 100%, come pensano gli investitori, e che è necessario un aumento di sicurezza dei portafogli.
Recentemente, Vitalik Buterin, CEO di Ethereum, ha proposto l’ampia adozione di portafogli di sicurezza sociale per combattere il furto di cripto, portafogli a suo parere più sicuri degli attuali presenti sul mercato.
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