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Coinbase Testa Servizio in Abbonamento: Ecco Cosa Comporterebbe

Una delle tante notizie nel settore delle criptovalute, ad aver letteralmente rubato la scena a molte altre news, riguarderebbe l’avvio dei primi test da parte di un noto exchange mondiale, su nuove funzionalità interessanti. Notizia in questione cita “Coinbase testa servizio in abbonamento per alcuni dei suoi utenti”.

Una novità che non siamo di certo abituati a visionare all’interno di exchange ed exchange centralizzati. Ad oggi, infatti, è molto raro trovare exchange con piani di abbonamento, associati a piani sottoscrivibili in modo alternativo rispetto ad uno “base” per ottenere maggiori funzionalità e servizi.

Nel corso del nostro approfondimento cercheremo di comprendere cosa dovrebbe comportare l’inserimento di questa nuova funzionalità, ricordando in ogni caso alcuni dei principali traguardi registrati dalla piattaforma di scambio nel corso di questo 2021.

Un exchange che, lo ricordiamo, vede ad oggi la presenza di moltissimi operatori competitor, come ad esempio Binance, Kraken (in modo diretto), o eToro (considerato a sua volta un broker ibrido, poiché valevole sia per comprare alcune criptovalute sia per negoziarle tramite CFD).

eToro che vanta ad oggi un listino con oltre 30 criptovalute e diversi strumenti integrativi utilizzabili dagli utenti registrati.

Coinbase testa servizio in abbonamento: assistenza, commissioni ed assicurazioni?

Ma cosa significa parlare di Coinbase che testa servizio in abbonamento? Secondo le ultime notizie, lo exchange mondiale avrebbe lanciato una prima fase di collaudo, fondamentale per ufficializzare successivamente fasi successive, su un nuovo piano da poter sottoscrivere sulla piattaforma.

A fronte di un pagamento, che tuttavia non risulta ancora del tutto certo, così come non risulterebbe certo l’ammontare da dover erogare, l’utente registrato beneficerebbe di alcuni servizi integrativi e di supporto. Nello specifico, gli aspetti trattati maggiormente dal nuovo piano sottoscrivibile potrebbero riguardare:

  • commissioni sugli scambi;
  • assistenza professionale;
  • presenza di possibili garanzie.

Partendo dal primo punto, sappiamo benissimo come ad oggi la totalità degli exchange online richiede commissioni fisse su ogni singolo eseguito, ossia su ogni singola transazione. Tramite la nuova funzionalità, l’exchange punterebbe a garantire transazioni con commissioni annullate, a fronte tuttavia del pagamento dell’abbonamento.

Una notizia che andrebbe così a rivoluzionare un settore fino ad oggi dominato dalle Fee fisse, presa di buon occhio soprattutto dagli utenti che prediligono effettuare più transazioni nell’arco di un breve periodo, anche con importi relativamente ridotti.

Lo stesso piano, sarebbe inoltre associato ad una vera e propria assistenza professionale, tutti i giorni della settimana (quindi anche nel weekend), volta a garantire agli utenti sottoscrittori un concreto supporto in caso di necessità ed esigenze. Un valore aggiunto notevole rispetto a molti altri competitor.

In ultimo, non meno importante, la funzionalità che Coinbase starebbe testando dovrebbe integrare anche una vera e propria copertura (addirittura su un tetto massimo di 1 milione di dollari) in caso di violazioni e problematiche sul proprio portafoglio crypto.

Un’implementazione che, qualora venisse ufficializzata, andrebbe ad aggiungersi alle numerose iniziative che l’exchange ha lanciato nel corso degli ultimi anni e che la differenziano rispetto alla concorrenza, come ad esempio sezioni formative, o la modalità Earn.

Conclusioni

Notizia – quella esposta ad oggi – associata in modo diretto ad un exchange che conta oltre 68 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo, considerato una delle tante possibili alternative presenti nel settore degli scambi crypto.

Lo stesso settore, come anticipato in precedenza, vede la presenza di molti operatori professionali, dotati anche di autorizzazioni e licenze. Un broker professionale, con le dovute autorizzazioni, è eToro.

Ricordato nel corso dell’introduzione, permette di negoziare sulle principali criptovalute mondiali anche tramite strumenti derivati, ossia contratti per differenza. Chiamati anche CFD, si discostano di molto rispetto all’operatività tramite exchange, permettendo di:

  • negoziare senza possedere alcuna criptovaluta in modo fisico. L’utente non deve quindi andare alla ricerca di alcun wallet, ossia di nessun portafoglio di custodia per criptovalute;
  • possibilità di agire non soltanto al rialzo (piazzando strategie di tipo long), bensì anche al ribasso (piazzando strategie di tipo short).

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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