Gli eventi che hanno caratterizzato le ultime giornate portano gli esperti a domandarsi se Circle può risollevarsi dopo il caso SVB, ossia dopo il fallimento di Silicon Valley Bank (una delle banche mondiali più grandi e più conosciute).
Per chi non ne fosse a conoscenza, Circle gestisce in modo diretto USD Coin (USDC), ossia una delle stablecoin più note e con maggior capitalizzazione di mercato. La società, ha per anni tenuto parte delle sue risorse, per un valore superiore ai 3,3 miliardi, proprio nelle casse di SVB.
Quando il gruppo bancario ha dichiarato fallimento, la stablecoin ha immediatamente perso il suo ancoraggio con il dollaro. La stablecoin, che dovrebbe mantenere un prezzo di equilibrio rispetto alla valuta fiat di associazione (in questo caso USD), era scesa sotto ai 0,90$.
Nelle ore successive, anche grazie alle dichiarazioni del gruppo sull’individuazione di nuove banche partnership, la stablecoin ha recuperato terreno. Esistono piani specifici che permetteranno all’asset di stabilizzarsi una vota per tutte e di recuperare l’immagine perduta?
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Circle può risollevarsi dopo il caso SVB? Ecco i compromessi
Chiedersi se Circle può risollevarsi dopo il caso SVB è una domanda lecita, ma al contempo molto difficile da analizzare. Dopo il fallimento della banca, la società ha subito cercato di placare le preoccupazioni dei possessori della moneta digitale.
L’emittente di stablecoin, ha infatti rilasciato un nuovo aggiornamento riguardante le sue operazioni USDC. Secondo l’aggiornamento, Circle ha riscattato 2,9 miliardi di USDC Coin ed ha coniato 700 milioni di USDC nella giornata del 14 marzo del 2023.
Tutti questi sforzi farebbero parte del piano di azione per aiutare il recupero del peg. Ancora più rilevante, la dichiarazione pubblicata di recente, in merito alla ricerca di nuovi partner commerciali strategici, da poter utilizzare per la custodia delle riserve.
L’obiettivo dell’azienda, per adesso almeno ideale, è quello di garantire e facilitare le transazioni 24 ore su 24 e che le stesse non siano limitate ai normali orari delle banche. Ha altresì rivelato di disporre di fondi limitati detenuti dai suoi partner bancari di transazione, per supportare il conio.
Ha ad esempio confermato di detenere una posizione liquida della sua riserva presso la BNY Mellon. Al momento di questa stesura, avrebbe quindi diverse rampe di ingresso per gli utenti interessati a spostare i propri fondi nel segmento delle criptovalute.
Il crollo di molte banche nelle ultime giornate, potrebbe effettivamente esser visto anche in un’accezione positiva. Al di là dell’evento in se, con la bancarotta di istituti di credito, le persone perderebbero fiducia sulle valute fiat, aprendo così le porte al segmento delle stablecoin.
Note finali
I fattori appena esposti ed il fatto che USDC Coin abbia riguadagnato il suo test, hanno portato un po’ di fiducia sulla stablecoin. L’offerta di USDC nei contratti è recentemente rimbalzata ad un nuovo massimo di quattro mesi.
Cosa dire in merito all’effettiva domanda di mercato? Bene, uno sguardo alle caratteristiche degli indirizzi, ha rivelato che le transazioni di ricezione USDC erano leggermente più alte delle transazioni di invio.
Entrambe le metriche erano effettivamente diminuite nella giornata dell’11 marzo, quando le persone erano passate ad altre stablecoin. Viste le continue variazioni e gli scostamenti dal punto di ancoraggio del dollaro, è fondamentale restare aggiornati sulle metriche più importanti.
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