Robert Shiller, colui che ha vinto il premio nobel in economia nel 2013, afferma che il Bitcoin, oltre a svariate criptovalute, potrebbe semplicemente essere un’altro esperimento fallito. Ha parlato della sua complessità e di come sia “connesso” a tutti gli effetti con una vera e propria “brama” per una rivoluzione sociale.
Robert Shiller è un stimato economista vincitore del premio Nobel, noto per i suoi avvertimenti riguardo alla bolla dot-com e alle bolle immobiliari. In un’intervista per CNBC, il professore dell’Università di Yale ha espresso il suo outlook piuttosto negativo nei confronti di Bitcoin e altre criptovalute, affermando:
“Per me è un altro esempio di un comportamento umano bizzarro.”
Shiller ha dunque poi definito la sua visione sul mondo delle criptovalute, portando avanti quelli che ritiene siano esempi comparabili ad altri tentativi falliti di sostituire la moneta a corso legale.
Ha utilizzato la Teoria del valore del lavoro, così come la proposta di John Pease Norton di introdurre un dollaro, il cui valore è stato sostenuto dall’elettricità. Entrambi gli esempi hanno tentato di sostituire il gold standard che, per gli Stati Uniti, voleva dire che il 40% delle sue banconote dovevano essere sostenute dall’oro. Questo standard cessò di esistere nel 1933, quando il paese abbandonò il gold standard, interrompendo il legame tra oro e dollaro.
Entrambi gli esempi hanno proposto nuovi modelli durante uno standard già esistente. Hanno tentato di interrompere ciò che esisteva attualmente e sostituirlo con qualcosa di nuovo – il denaro sostenuto dal lavoro e dall’elettricità rispettivamente, e non dall’oro, che era il motivo in quel momento con cui queste proposizioni sono venute alla luce.
Ha poi continuato:
“Ognuna di queste innovazioni monetarie è arrivata con una storia tecnologica unica, […] Ma, più fondamentalmente, tutti sono connessi con un profondo desiderio di una sorta di rivoluzione sociale.
Bitcoin, d’altra parte, non fa nulla del genere. Non è supportato da alcun bene reale come l’oro, l’argento o il tempo.”