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Bitcoin Suisse: Niklas Nikolajsen tra i 300 più ricchi

L’elenco delle maggiori fortune della Svizzera prodotto ogni anno dalla rivista economica Bilan, pubblicato oggi, include per la prima volta nel numero del 2021 sei “cripto milionari” che hanno realizzato enormi profitti dal trading di valute virtuali. Niklas Nikolajsen , imprenditore danese fondatore di Bitcoin Suisse, fa parte della classifica dei 300 svizzeri più ricchi grazie a Bitcoin, con un patrimonio stimato di 325 milioni di franchi.

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Classifica dei 300 più ricchi della Svizzera

La famiglia Hoffmann-Oeri-Duschmalé, che controlla il colosso farmaceutico Roche , resta per il secondo anno consecutivo al primo posto, con un patrimonio valutato in circa 35.000 milioni di franchi svizzeri (33.000 milioni di euro).

Seguono  Klaus- Michael Kuhne, azionista di maggioranza del gruppo di trasporti Kühne + Nagel , e il milionario francese con sede a Ginevra Gerard Wertheimer, uno dei proprietari del marchio di lusso Chanel , entrambi con un patrimonio di circa 30.000 milioni di franchi (28.000 milioni di euro).

La pandemia, analizza Bilan, non ha influito particolarmente sulle grandi fortune, il cui numero è raddoppiato negli anni successivi alla crisi finanziaria del 2008, e sono già circa 20mila i residenti in Svizzera con un patrimonio di oltre 10 milioni di franchi (9,5 milioni di euro).

La fortuna totale dei 300 svizzeri più ricchi è aumentata del 16,3%, la percentuale più alta nei 30 anni da quando la rivista ha iniziato a fare questa lista. Nel caso dei nuovi “cripto milionari”, le loro fortune hanno beneficiato del forte aumento del valore di criptovalute come il bitcoin, che nell’ultimo anno si è moltiplicato per cinque.

È il caso di Niklas Nicolajsen, danese residente nella città svizzera di Zugo che figura al 231° posto della lista di Bilan, con un patrimonio netto valutato 400 milioni di franchi (382 milioni di euro).

L’uomo d’acciaio basco José Maria Aristrain ricompare nella lista , in posizione 121 con un patrimonio netto compreso tra 1.000 milioni e 1.500 milioni di franchi svizzeri (950 milioni-1.450 milioni di euro).

Niklas Nikolajsen tra i 300 più ricchi della Svizzera

Niklas Nikolajsen è conosciuto sulla scena finanziaria svizzera, soprattutto grazie alla fortuna guadagnata dopo l’acquisto di bitcoin da ragazzo, quando valeva pochi centesimi sul dollaro.

Secondo quanto riportato, pare che la società da lui fondata a Zugo nel 2013, la Bitcoin Suisse, lo vedrà dimettersi dal cda, per restare presidente onorario, oltre che importante investitore. La nuova guida sarà Luzius Meisser, che già da quattro anni fa parte dell’organismo di vigilanza.

Bitcoin Suisse è una società con più di 300 dipendenti che offre servizi finanziari legati alle criptovalute. Niklas Nikolajsen ha fatto notizia per alcuni acquisti originali che ha fatto grazie all’aumento del prezzo di BTC.

Tra i tanti, l’acquisto del castello di St. Karlshof sulle rive del lago di Zugo, la squadra di hockey danese Rungsted oltre a due lussuose Bentley, anche se non si possiede la patente di guida.

Svizzera: i super ricchi tendono ad acquistare bitcoin e criptovalute

Secondo un sondaggio di Campden Wealth, che ha consultato 385 family office a livello internazionale (ovvero aziende che gestiscono uno o più patrimoni familiari), sembra esserci una forte tendenza da parte dei “super-ricchi” ad acquistare Bitcoin, Ethereum e criptovalute. .

Un dato interessante è che la Svizzera si colloca, dopo il Regno Unito, come uno dei principali centri di questa attività in Europa.

Non stupisce che la Svizzera sia anche chiamata la Crypto Valley per eccellenza che, già solo lo scorso anno, nel report delle prime 50 società blockchain si stimava avessero un valore complessivo di 25,3 milioni di dollari, con 4 miliardi di dollari di fondi raccolti e 733 dipendenti.

Lugano e l’apertura al NFT

Oltre all’aspetto finanziario delle criptovalute, la Svizzera sembra essere aperta anche ai più “collezionabili su blockchain” identificati con i token non fungibili. Il mese scorso, la piattaforma di trading nazionale svizzera per la finanza tradizionale e le criptovalute, il SIX Digital Exchange o SDX, ha affermato di aprire le porte agli NFT, diventando anche un’infrastruttura.

Non solo, sempre nello stesso periodo, la città di Lugano aveva tenuto Lugano NFT Week, una settimana di mostre, eventi e workshop sul mondo della Crypto Art e dei Non Fungible Token.

La fiera NFT di Lugano è stata la prima ad essere organizzata in Europa, con organizzatori del calibro del Poseidon NFT Fund che hanno presentato la propria collezione, una delle più grandi e cospicue d’Europa.

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Sull'autore

Anna Fazio

Laureata all'Università di Milano in Economia e Commercio, mi occupo principalmente di articoli sulle criptovalute.

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