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Bitcoin: spariti 57.000 BTC dagli exchange di criptovalute

Sono 57.000 i Bitcoin spariti da gli exchange, ma non si tratta ne di una truffa ne di malfattori. 

A dare vita ad una delle più grandi fughe di Bitcoin degli ultimi tempi sono le Balene. Possessori che evitare operazioni di cui potrebbero pentirsi, li spostano in cold wallet.

Al momento i principali exchange possono solo guardare i loro token prendere il volo. Ma è importante capire meglio cosa comporterà questo spostamento che vale oltre 2 miliardi di dollari.

Bitcoin spariti e la strategia delle Balene.

I 57.000 Bitcoin sono spariti dai radar in meno di 24 ore e si tratta anche di una stima parziale visto che si è tenuto conto solo dei principali exchange centralizzati.

Questo significa che la quantità di token BTC sottratta agli scambi potrebbe essere addirittura più alta. Ma non è questo il punto più importante della questione.

E sicuramente più rilevante capire: chi sono queste balene? Qual è il loro obiettivo?

Per il momento non è dato conoscere l’identità di chi ha dato vita a questa operazione di “fuga”, l’unico elemento noto al momento è che si tratta di utenti particolari.

Una ipotesi seppur fantasiosa è quella che ritiene che le balene in questione siano fondi e clienti istituzionali. Poco plausibile, anche se in effetti questo spiegherebbe il fatto che l’intero importo è stato spostato da in numero abbastanza ristretto di conti.

Bitcoin spariti: cosa accadrà al mercato?

Restando ignoti gli autori ovviamente restano sconosciute anche le loro intenzioni. Quindi almeno per il momento si può solo solo osservare che effetto abbia avuto la fuga di Bitcoin sul mercato DeFi.

Gli elementi che balzano subito all’occhio sono 2: il fatto che dopo che i Bitcoin sono spariti si è tornati alla stessa disponibilità che c’era prima di maggio, quindi prima che il mercato rallentasse i suoi ritmi.

Il secondo elemento è che ovviamente, 57.000 Bitcoin in meno sugli exchange sono una quota molto ampia di monete digitali che vengono sottratti agli scambi

Per il momento non ci sono elementi sufficienti per credere che il rallentamento alla crescita del prezzo di BTC delle ultime ore sia però effettivamente correlato con questa sparizione.

Note Finali 

Dopo la sparizione dei 57.000 Bitcoin dagli exchange, effettivamente sembra che le quotazioni abbiano rallentato il ritmo rispetto ai giorni scorsi.

Potrebbe però essere una semplice coincidenza che capita proprio in un momento in cui Bitcoin si avvicina ai 43.000, che gli esperti ipotizzano essere la soglia di rottura.

Cosa fare dunque se Bitcoin non riuscisse a superare la resistenza e smettesse di salire o addirittura tornasse a scendere?

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Sull'autore

Giancarla Basile

Giancarla Basile, forte di una laurea in Economia Informatica, ha tessuto la trama della sua carriera professionale all'insegna di un'innata passione per gli investimenti, con un occhio di riguardo per il rivoluzionario settore delle criptovalute. La sua traiettoria si distingue per l'approfondimento delle sinergie tra finanza e tecnologia, campi nei quali ha saputo eccellere grazie a una solida base accademica e a un'inclinazione personale verso l'innovazione.

Fin dai primi passi nel mondo finanziario, intrapresi immediatamente dopo il conseguimento del titolo di studio, Giancarla ha capitalizzato le sue competenze informatiche per decifrare e anticipare le dinamiche di mercato, con un focus particolare sulle criptovalute. Questo settore, che rappresenta il fulcro della sua attività di ricerca e investimento, le ha permesso di esplorare l'interfaccia tra le nuove tecnologie blockchain e le tradizionali teorie economico-finanziarie.

Guidata da una costante curiosità e da un impegno verso la comprensione delle tendenze emergenti, Giancarla ha abbracciato il mondo delle criptovalute non solo come un ambito di investimento ma anche come un fenomeno socio-economico da studiare e interpretare. La sua visione pionieristica le ha consentito di navigare con successo attraverso le volatilità e le innovazioni di questo mercato, accumulando una profonda conoscenza e una notevole esperienza.

Il suo impegno verso la democratizzazione dell'investimento si riflette nell'attività di divulgazione che Giancarla ha portato avanti con dedizione. Attraverso la redazione di articoli specialistici e guide pratiche, si è proposta di demistificare il settore delle criptovalute, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più ampio. Il suo lavoro mira a fornire a investitori principianti e non, strumenti e conoscenze necessari per affrontare con consapevolezza il dinamico mondo degli investimenti digitali.

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