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Bitcoin Ripple Ethereum: Quale la più decentralizzata?

Gli analisti se lo sono chiesti spesso: Quale tra Bitcoin Ripple Ethereum è la crypto più decentralizzata?

Per rispondere a questa domanda abbiamo analizzato il numero complessivo di Token in circolazione con la relativa percentuale di allocazione.

Bitcoin Ripple Ethereum: La crypto più decentralizzata

Quello dell’estrazione e della successiva distribuzione di Token è un argomento molto dibattuto nella comunità crypto. Le opinioni sono discordanti. Alcuni sostengono che il pre-mining e l’allocazione dei fondi alla società madre sia un fattore vitale per rimanere a galla. Altri sostengono il contrario.

Insomma, ci siamo preoccupati di vedere come è distribuita la ricchezza nelle tre principali criptovalute. Ecco i risultati.

  • Bitcoin

Innanzitutto occorre specificare che prima di Satoshi Nakatomo il concetto di “mining” non esisteva. Libero quindi di fare ciò che meglio credeva con l’attività di estrazione da lui ideata, si dice che Satoshi abbia accumulato 700.000 Bitcoin. Tuttavia, solo pochissime criptomonete sono state spese per transazioni di prova. Il resto, pare sia ancora per intero nel Wallet di Satoshi.

In ogni caso, pare che Satoshi Nakamoto abbia costantemente ridotto la sua attività nel mining dopo che la percentuale di Hashrate è diventata abbastanza alta (Qui un approfondimento).

In conclusione, Satoshi è in possesso del 5,5% del capitale circolante in Bitcoin.

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  • Ethereum

Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum, aveva un totale di 500.000 ETH in uno dei suoi Wallet. Il tutto per un controvalore di circa $ 450.000. In seguito, i Token sono stati ridotti sebbena il loro valore unitario sia aumentato. Ad oggi, il valore dei Token in possesso di Buterin è pari a $500 milioni. Ovviamente, a differenza di Satoshi, Vitalik Buterin poteva usare a suo piacimento i Token a sua disposizione.

A differenza del Bitcoin, l’offerta massima di ETH non è limitata. Infatti, aumenta di circa il 10% ogni anno. Nel 2018, l’offerta totale di ETH è aumentata a 100 milioni. Il successo della criptovaluta va di pari passo con le preoccupazioni dovute ad un eventuale aumento dell’inflazione. In questo articolo un’analisi recente sullo stato di salute di ETH.

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  • Ripple

Diciamo subito che c’è molto mistero in merito Ripple e la distribuzione dei Token XRP. Infatti, dei 100 miliardi di XRP che sono stati minati e distribuiti, una gran parte è affidata ad un servizio di custodia. Una restante parte è andata ai fondatori e solo una minoranza è andata al pubblico.

Questa distribuzione ha portato molti addetti ai lavori a chiedersi se XRP sia realmente decentralizzato. Ben il 60% dell’offerta totale è ancora in custodia o nelle mani dei membri fondatori. Una percentuale molto alta che risulta essere tra i capi d’accusa di Ripple, in vista del processo che si terrà a Settembre.

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Considerazioni conclusive

In conclusione, la distribuzione della ricchezza è uno degli aspetti più importanti per capire se un ecosistema di criptovaluta è decentralizzato o meno. Ovviamente, maggiore sarà il suo livello di decentralizzazione e maggiore sarà la fiducia generata verso gli investitori.

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Sull'autore

Rosa Cioni

Laureata in Economia e Commercio. Mi occupo di articoli di news sul trading online, finanza ed economia.

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