Parlare di Bitcoin Puell Multiple significa parlare di uno degli indicatori più adocchiati da esperti ed analisti sulle attività di mining, ossia sull’estrazione del BTC. Per chi non lo sapesse, contrariamente da molte crypto moderne, il Bitcoin si basa su un processo chiamato PoW.
Il proof of work richiede la presenza di grandi macchine di calcolo, che elaborano migliaia di operazioni al secondo per risolvere i blocchi e per convalidare le operazioni sulla rete. Ne deriva come ricompensa l’estrazione di Bitcoin.
Nel 2022, le attività di Mining crypto hanno subito forti scossoni e pesanti negatività. La crescita del prezzo dell’energia, così come la diminuzione di valore del Bitcoin ed anche le accuse sul sistema, considerato troppo inquinante, hanno influito sul lavoro dei Miners.
Adesso che il prezzo dell’asset è in recupero, ma soprattutto con l’indicatore che ha subito variazioni, gli analisti si chiedono se i minatori smetteranno o meno di vendere i propri possedimenti in BTC.
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Bitcoin Puell Multiple: ecco quali sono le ultime indicazioni
I possessori di Bitcoin non sono stati gli unici utenti ad aver ottenuto risultati interessanti nelle ultime settimane. Con gli stessi, anche i minatori avrebbero trovato periodi più positivi, soprattutto rispetto alle colossali difficoltà evidenziate durante l’inverno delle criptovalute.
Fra i motivi principali che segnalano ciò, troviamo soprattutto l’uscita dalla zona rossa del Bitcoin Puell Multiple. Si tratta di un indicatore molto utilizzato sia in analisi tecnica che in analisi fondamentale e che mette in chiara luce la cosiddetta redditività del mining.
Parlare di redditività significa parlare della capacità del processo di estrazione della criptovaluta di portare profitto a chi la effettua. Secondo gli studi effettuati da Philip Swift, che è il fondatore di LookIntoBitcoin, il Puell Multiple sarebbe uscito dalla zona di capitolazione dopo 191 giornate.
Al momento attuale, i principali siti informativi del settore crypto mostrano un Puell Multiple a 0,996, ossia leggermente al di sotto il livello 1, che è spesso preso come valore di confronto. La vicinanza a questo livello dimostra essenzialmente un aumento delle entrate dei minatori.
Alla luce delle dichiarazioni FOMC, che abbiamo avuto modo di ricordare in nostri pregressi approfondimenti, l’azione dei prezzi Bitcoin ha inoltre confutato le teoriche che vedevano il BTC in una possibile correzione nella giornata odierna, 3 febbraio 2023.
La quotazione del Bitcoin ha trovato tuttavia difficoltà nel raggiungere i 24.000 dollari, subendo una marcata correzione rispetto ai valori di ieri. Attualmente, un Bitcoin può essere acquistato attorno i 23.305 dollari per unità, sulla base delle indicazioni dei maggiori exchange del settore.
Tutto ciò con una capitalizzazione di mercato che si assesta a 449.346.875.615 dollari ed un volume sugli scambi, in un range a 24 ore, pari a 45.535.377.522 dollari. La dominance dell’asset, su tutto il mercato crypto, è ora del 40,573%.
Considerazioni finali
Al di là delle dichiarazioni FOMC, che non hanno influito pesantemente sulle oscillazioni del Bitcoin, i fattori di influenza da dover considerare sono ancora numerosi, soprattutto alla luce di una possibile recessione ipotizzata dagli esperti.
Mai come in questo caso, è quindi fondamentale restare continuamente aggiornati sul prezzo dell’asset e su tutti i parametri più importanti. Per fare ciò puoi utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle migliori piattaforme di trading su criptovalute.
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