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Bitcoin: McAfee parla della manipolazione del prezzo

John McAfee è da sempre una delle autorità in tema di criptovalute, ed è ormai considerato uno dei migliori influencer del network delle criptomonete.

L’ex amministratore delegato di McAfee è estremamente conosciuto per la sua grande influenza nel settore delle criptovalute e circa la capacità di impattare nel mondo degli investitori.

Ecco quello che ha affermato John McAfee:

“I principali media – controllati dalla struttura di potere esistente – segnalano che la manipolazione dei prezzi è stata coinvolta nell’aumento dei prezzi di Bitcoin durante lo scorso anno. La manipolazione è avvenuta, ma è stata una cospirazione spingere il prezzo del Bitcoin ai livelli di oggi. Bisogna avere giudizio!”

Prince Vlencia, un utente di Twitter ha poi commentato:

“È l’inizio della fine, signori?”

A cui, John McAfee ha risposto dicendo:

“Buon Dio no!!! Per favore gente… Il progresso della tecnologia è con noi. Non è possibile perdere”.

Lo scorso mercoledì è stato presentato una studio circa la manipolazione del prezzo, da parte di uno studioso che in passato si è concentrato prevalentemente nell’individuare le incoerenze nei mercati finanziari. Questa rappresentazione riguardava le manipolazioni del prezzo di Bitcoin. Il documento è stato scritto da John Griffin, un professore di finanza presso l’Università del Texas, e da Amin Shams, un laureato.

Griffin, professore dell’Università del Texas, ha dichiarato:

“Ci sono stati ovviamente grandi aumenti di prezzo lo scorso anno, e questo documento indica che la manipolazione ha giocato un ruolo importante in questi aumenti di prezzo”

Il rapporto di Griffin è intitolato “Il bitcoin è davvero privo di vincoli?”. Griffin e Shams sostengono che Tether è presumibilmente supportato da USD in un rapporto 1: 1, ed è stato ripetutamente utilizzato per fornire supporto ai prezzi del Bitcoin durante le flessioni del mercato.

Questo documento indaga ulteriormente, se Tether abbia influenzato il Bitcoin e altri prezzi di criptovaluta durante il recente boom. Usando algoritmi per analizzare i dati della blockchain, il team ha scoperto che gli acquisti con Tether sono arrivati in seguito ad una flessione del mercato e hanno portato ad aumenti considerevoli dei prezzi di Bitcoin.

Meno dell’1% delle ore con transazioni “generose” del Tether sono associate al 50% dell’aumento di Bitcoin e al 64% di altre criptovalute.

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Sull'autore

Andrea Lagni

Giornalista pubblicista dal 2016. Laureato in Informatica. Appassionato di Criptovalute dal 2015.

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