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Bitcoin in Russia: Si Temono Ban per le Criptovalute?

Parlare di Bitcoin in Russia significa parlare dell’associazione di una delle criptovalute più capitalizzate al mondo con una delle superpotenze più rilevanti del pianeta.

Checché se ne dica del rapporto fra gli Stati ed il comparto delle criptovalute, notizie recenti, soprattutto in merito al caso cinese, hanno portato esperti ed appassionati a chiedersi se nuove restrizioni – in un recente futuro – potranno o meno interessare anche altre nazioni. Nel mirino da sempre, oltre agli Stati Uniti, troviamo proprio la Russia.

Nel corso del nostro approfondimento focalizzeremo l’attenzione sul rapporto della Russia con il comparto delle criptovalute, il quale ingloba fin dalla sua nascita il re degli assets crypto, ossia il Bitcoin. Non mancheranno richiami sul rapporto fra lo stesso BTC ed altre nazioni rilevanti, come ad esempio gli Stati Uniti D’America.

Criptovaluta che, intesa come strumento di scambio, può essere individuata all’interno dei migliori broker online come eToro.

Lo stesso dispone di una piattaforma interattiva e funzionale, integrante diversi servizi specifici, come nel caso del Copy Trading, fruibile per copiare reali esperti del settore, il tutto in pochi click e senza nessun costo aggiuntivo.

Bitcoin in Russia: Può il comparto crypto considerarsi salvo?

Nel corso degli ultimi mesi, soprattutto in questo 2021, le pesanti restrizioni in Cina sul comparto delle criptovalute, hanno fatto in modo che molti analisti puntassero lo sguardo sulla valenza del Bitcoin in Russia, così come in tutte le altre super potenze mondiali.

Ad essere maggiormente temuta, l’eventualità di un caso Cina Bis, sulla scia di quello asiatico, protagonista di nuove e possibili restrizioni anche all’interno di altri Stati mondiali. Una notizia che, almeno per il momento, non vedrebbe ban da parete della Russia sul Bitcoin, o più in generale sul comparto crypto.

La Russia risulta da sempre una nazione conosciuta per la sua rigidità ed il rispetto delle regole. Questioni attinenti il mondo delle criptovalute hanno più volte rubato la scena anche in ambito governativo. Lo stesso Putin, durante una sua intervista alla CNBC, avrebbe espresso proprie considerazioni sull’esistenza delle criptovalute e sul loro utilizzo come metodo di pagamento.

E intanto che la Russia cerca di mettere d’accordo favorevoli e contrari al settore crypto, gli Stati Uniti – altro colosso mondiale – si mostra ormai da mesi uno dei territori più discussi sulla cosiddetta fuga dei Miners cinesi.

Ad un altro livello, al di là della Russia e degli Stati Uniti, troviamo El Salvador, che continua imperterrito a mostrare i risultati in merito all’integrazione del Bitcoin come valuta monetaria parallela a quella locale. Tutto ciò tramite numerosi post, lanciati dallo stesso presidente Bukele, esprimenti anche i dati sul Wallet ufficiale dello Stato.

Bitcoin che, nel corso delle ultime ore, ha avuto la capacità di mantenersi al di sopra i 57.000 dollari per unità, mostrando punti addirittura superiori al muro dei 58.000 dollari. Valori che, impostando un grafico annuale, non rappresentano di certo nuovi punti di massimo, ma che al contempo non venivano registrati ormai da molti mesi.

Conclusioni

Checché se ne dica del rapporto Bitcoin – Russia, o in altri Stati, il comparto delle criptovalute continua di mese in mese a mostrare l’implementazione di nuovi ecosistemi, a loro volta associati ai rispettivi token.

Criptovalute – quelle più importanti e maggiormente capitalizzate – ad oggi individuabili all’interno di broker professionali come eToro (qui per la pagina ufficiale). Rappresenta un broker regolamentato, ossia in possesso delle dovute licenze per operare nel nostro territorio Europeo.

Gli utenti registrati, hanno così la possibilità di accedere al comparto degli assets crypto e di individuare la criptovaluta di proprio interesse. Fra le stesse ricordiamo la presenza del Bitcoin, dell’Ethereum, del Ripple, del Litecoin e molto altro ancora.

Essendo un broker completo, oltre a permettere di poter comprare Bitcoin in modo fisico (agendo in modo diretto sul sottostante) permette altresì di utilizzare la presenza dei contratti per differenza. In altri termini, il trader può piazzare, a propria discrezione, sia strategie al rialzo che strategie al ribasso (tramite vendita allo scoperto).

In questo modo, essendo i CFD basati su repliche dell’andamento del sottostante, l’utente non dovrà dotarsi di alcun portafoglio di archiviazione. Si ricorda inoltre l’assenza di costi fissi (con applicazione di bassissimi spread esposti in modo chiaro e trasparente).

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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