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Bitcoin Gold: il prossimo Hard Fork del Bitcoin

Ormai sappiamo bene che gli Hard Fork sembrano essere diventati il nuovo trend delle criptovalute. Prima il Bitcoin Cash e adesso è in arrivo il Bitcoin Gold.

Potrebbero quindi esserci a breve ben tre diverse criptovalute nate dal Bitcoin, dato che un piccolo gruppo di miners e sviluppatori ha pianificato un vero e proprio hard fork nella blockchain durante questo mese.

Nato come una sorta di ribellione, il Bitcoin Gold ha come obiettivo principale una sorta di rilascio in stile del Bitcoin Cash. Lo split che c’è stato nella blockchain durante l’estate passata è stato un “hard fork”, un divisione netta e completa del Bitcoin, che ha portato alla creazione del Bitcoin Cash, un’entità separata.

Il progetto è guidato da Jack Liao, il CEO dell’azienda di mining LightningASIC, ed il progetto è fissato per il rilascio durante il 25 di ottobre, mentre la criptovaluta verrà aperta agli exchange durante il primo di novembre.

Ancora, mentre vari rumors sull’evento stanno iniziando a diffondersi, l’importanza del progetto sembra essere già messa in discussione. Dato che il bitcoin cash ha prodotto una rete di bitcoin che risulta essere più piccola del previsto, per non parlare di una criptovaluta che vale circa il 12 per cento del bitcoin, la maggior parte sembra considerare il piano come un’altra distrazione in una comunità che risulta essere già divisa.

Per assurdo, il bitcoin gold sembrerebbe essere ancora più piccolo del Bitcoin Cash, e sembra che non abbastanza miner riusciranno a supportarlo.

Il Fondatore di BTC.Top Piang Zhuoer e ViaBTC CEO Haipo Yang, due sostenitori del Bitcoin Cash, hanno affermato che secondo loro il Bitcoin Gold ha poco significato.

Obiettivo: decentralizzare

Ma mentre gli esperti potranno essere scettici sul Bitcoin Gold, questa criptovaluta ha un obiettivo che molti nella comunità potrebbero trovare interessante: creare un bitcoin veramente decentralizzato attraverso il modo in cui questa criptovaluta viene minata.

Più nello specifico, gli sviluppatori del network sperano di aprire l’attività mineraria a più partecipanti, sostituendo l’algoritmo di estrazione del bitcoin con uno che consentirà alla criptovaluta di venire estratta con schede grafiche e non più con gli ASIC. L’idea è quella di rendere meno importanti i miners – a volte molto controversi nella rete.

Il Bitcoin gold implementerà un cambio dell’algoritmo “proof-of-work” rispetto all’SHA256 verso l’Equihash, un algoritmo in grado di resistere agli ASIC ed ottimizzato invece per il mining con le GPU.

Il Bitcoin Gold si pone in contrapposizione con Bitmain, uno dei motivi principali che ha portato il network del Bitcoin a risultare sempre meno libero ed in mano a pochi miner nel mondo.

Rimuovere quindi la componente di miner ASIC, riuscirebbe dunque a garantire una maggiore libertà, in quanto i più grossi player verrebbero messi fuori dal gioco del mining, preferendo invece chi possiede una GPU.

Il futuro del Bitcoin Gold è ancora sconosciuto

Nonostante l’hard fork sia imminente, gli sviluppatori principali del progetto hanno ancora molti dettagli da chiarire, prima del 25 ottobre. Il capo degli sviluppatori del Bitcoin Gold “H4X” ha affermato che il progetto è ancora in fase di evoluzione, e fattori come l’esatta dimensione del blocco sono ancora in fase di discussione.

Secondo il sito internet ufficiale, il Bitcoin Gold aveva in mente anche una Initial Coin Offering, dove l’1% dei coin andrà al team di sviluppo. Questi dettagli sono però stati rimossi.

Tuttavia è molto chiaro che, a causa dello split, ogni utente bitcoin al momento del fork avrà una pari quantità di bitcoin oro associato alla propria chiave privata.

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Sull'autore

Andrea Lagni

Giornalista pubblicista dal 2016. Laureato in Informatica. Appassionato di Criptovalute dal 2015.

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