Il martedì nero delle criptovalute è arrivato. Per riassumere, è molto meglio un’immagine di mille parole:
Come è possibile vedere dalle immagini, il prezzo delle criptovalute principali tra cui Bitcoin, Ethereum e Ripple è crollato a doppia cifra, in quanto in questi minuti gran parte delle criptovalute è in fase di crollo. Un vero e proprio cigno nero, che ha delle motivazioni ben particolari (che tra poco vedremo).
Il Bitcoin al momento della scrittura dell’articolo (12:00 ora italiana) è in crollo del 14% circa a 11,740 dollari USA di valutazione.
Ethereum al momento della scrittura dell’articolo (12:00 ora italiana) è in crollo del 20% circa a 1040 dollari USA di valutazione.
Il Ripple è invece una delle criptovalute ad essere stata più colpita, azzerando gran parte dei guadagni e arrivando a raggiungere di nuovo la quota 1.30 dollari USA rispetto a massimi situati sui 3 dollari circa.
Ciò ha portato la capitalizzazione di mercato di ethereum a $ 108 miliardi e ha ridotto il valore di ripple a soli $ 53 miliardi. Bitcoin rimane la più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato con un valore di $ 208 miliardi.
Il Cigno Nero è la Corea
Le criptovalute hanno registrato un inizio volatile per l’anno dopo un massiccio rally durante il 2017. Tuttavia, l’aumento del controllo regolamentare dalla Corea del Sud ha colpito pesantemente il sentiment degli investitori.
I prezzi delle criptovalute sono crollati alla fine della scorsa settimana in seguito alla notizia che la Corea del Sud potrebbe prepararsi a vietare tutti gli scambi di valuta virtuale nel paese.
Il ministro della Giustizia della Corea del Sud ha affermato che il governo sta preparando una proposta di legge per vietare il commercio di valute virtuali negli scambi interni. Il paese è uno è uno dei più grandi mercati per le principali monete come bitcoin ed ethereum.
Il trading di criptovaluta in Corea del Sud è altamente speculativo e le valute digitali sono spesso scambiate ad un prezzo alto, il che significa che hanno un prezzo significativamente più alto negli scambi del paese rispetto a qualsiasi altra parte del mondo.
Il governo sudcoreano ha affermato oggi che i suoi piani per vietare gli scambi di monete virtuali non sono ancora stati finalizzati, poiché le agenzie governative sono ancora in trattativa per decidere come regolamentare il mercato.
I problemi in Corea del Sud sul trading di criptovalute seguono a ruota le drastiche mosse della Cina, che ha bloccato gli scambi di criptovalute lo scorso anno e sta ora cercando di “sospendere” le operazioni di mining Bitcoin.
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