Parlare di Bitcoin e short trader significa parlare della relazione fra l’andamento del BTC, prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato ed il ruolo dei venditori del mercato, ossia di chi decide di vendere i propri possedimenti, o per timori di rialzi, o per incassare eventuali profitti.
Nel gennaio del 2023, il Bitcoin (così come la maggior parte delle altre altcoin), ha registrato una delle corse più sostenute degli ultimi tempi. Secondo gli ultimi dati, esposti dai principali exchange, da ottobre 2021, il picco del BTC si è avvicinato al 43% circa.
Quali sono stati gli eventi associati al rialzo della criptovaluta? Come sta andando l’asset nel breve e medio periodo? Esistono altre possibilità di risalita, oppure l’asset è destinato ad una correzione? Prima di approfondire ciò, ricorda che puoi sempre selezionare e valutare in autonomia il tuo token di interesse.
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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.
Bitcoin e short trader: la relazione fra i venditori ed il valore del BTC
Tornando alla relazione che intercorrerebbe fra Bitcoin e short trader, è bene fare prima un passo indietro e considerare come sta andando il Bitcoin, o meglio quali sono state le sue evoluzioni storiche da due mesi a questa parete.
Sul finire di novembre ed inizio di dicembre del 2022, il prezzo della criptovaluta era ampiamente sceso sotto i 20.000 dollari. L’inverno crittografico aveva causato ribassi a catena, spinti anche da diversi casi singolari, come ad esempio la debacle ed il crollo dell’exchange FTX.
Agli inizi del nuovo anno, come anticipato in precedenza, nuove fiducie hanno portato al superamento dei 20.000, dei 21.000, fino ad arrivare oltre i 23.800 dollari. Fin dai primi rialzi, gli analisti sono subito andati alla ricerca delle possibili cause.
I motivi ipotizzati dalle principali società analitiche sono numerosi. Si parte ad esempio da un’aumento della domanda, ossia da un maggiore interesse sul settore. Un secondo aspetto, è invece la presenza di un aumento del numero di short squeeze nel mercato dei derivati.
Ad aver trainato l’asset sarebbero sarebbero stati più fattori, compresi gli oltre 495 milioni di dollari in contratti futures short, liquidati in poco più di tre ondate. Si è inoltre scoperto che il rialzo degli ultimi mesi è stato accompagnato da una nuova domanda per la moneta reale rallentata.
Il saldo totale dei Bitcoin detenuti sugli exchange, avrebbe infatti raggiunto il minimo pluriennale dell’11,7% dell’offerta circolante. Uno dei più grandi deflussi mensili nella storia è ancora oggi registrato nel periodo fra novembre e dicembre del 2022.
Un valore tornato tuttavia alla neutralità, dimostrando in questo caso un raffreddamento dei deflussi. Valori che dovranno tuttavia essere continuamente tenuti sotto osservazione durante questo rialzo dell’asset ad inizio 2023.
Considerazioni finali
Al di là di ciò, come sta andando la criptovaluta sul mercato nel brevissimo periodo? Al momento di questa stesura, con una leggera flessione rispetto all’ATH massimo annuo, un Bitcoin può essere acquistato per 23.100 dollari circa.
Teniamo inoltre a mente ulteriori dati aggiornati sull’asset, ossia la capitalizzazione di mercato, che è pari a 445.342.717.918 dollari (prima posizione assoluta per marker cap) ed il volume sugli scambi nelle 24 ore, pari invece a 30.791.544.410 dollari.
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