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Bitcoin e modello S2F (Stock to Flow): Arriverà un BTC a $100.000?

Parlare di Bitcoin e modello S2F (Stock to Flow) significa parlare di un indicatore che, dalla sua nascita ai giorni d’oggi, ha da sempre rappresentato uno strumento associato all’analisi tecnica disponibile all’interno del settore. Molte piattaforme informative lo integrano all’interno dei propri servizi, inserendo il grafico riferito al BTC.

Ma partiamo dal principio. Nel corso delle ultime giornate, è stato possibile assistere ad un’andamento alquanto singolare del Bitcoin, il quale aveva più volte tentato di superare l’ambiziosa soglia dei 55.000 dollari, riuscendo successivamente a superare anche la quota dei 56.000 dollari.

Aspetto, questo appena esposto, che ha portato esperti ed analisi a prendere in considerazione grafici di correlazione ed indicatori specifici, analizzando nel dettaglio una possibile associazione o meno con gli stessi. Uno dei modelli esistenti, è proprio quello dello Stock to Flow, che andremo ad approfondire all’interno del nostro approfondimento.

Prima di iniziare, ricordiamo come lo stesso Bitcoin, rappresentante un asset di negoziazione e di scambio a tutti gli effetti, risulti presente su broker regolamentati ed autorizzati, come ad esempio eToro. Rappresenta un intermediario completo e con un listino crypto costantemente aggiornato.

Bitcoin e modello S2F (Stock to Flow): c’è correlazione con il valore BTC?

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, prima di soffermare l’attenzione sul Bitcoin e modello S2F (Stock to Flow), è bene avviare un piccolo approfondimento sullo stesso modello, appositamente ideato da PlanB.

Lo stesso tiene in considerazione la valenza di presunta scarsità di determinati asset. In altri termini, così come avviene solitamente per le materie prime, considerati assets con un proprio grado di scarsità (molto spesso trattati come beni rifugio), anche per le criptovalute sarebbe possibile associare il medesimo concetto.

Essendo basato su questo assunto, il modello ed indicatore S2F è stato uno dei primi a mettere in relazione (fin dalle prime fasi di lancio) il valore della criptovaluta, con la sua scarsità finita all’interno del mercato. Nonostante lo stesso sia legato solamente a calcoli su più fattori, la correlazione sul valore del Bitcoin in passato lo aveva reso molto conosciuto.

Il grafico del modello, anche nel corso di alcuni punti raggiunti nel corso del 2018, aveva effettivamente mostrato dati abbastanza correlati con quello del valore della criptovaluta.

Giunti al 2021, l’incertezza dei mercati e la pur sempre imprevedibile volatilità degli asset crittografici (come nel caso del Bitcoin) ha fatto in modo che il modello iniziasse a discostarsi dal valore della moneta digitale. Durante i primi mesi del 2021, il valore del Bitcoin aveva avuto la capacità di ottenere nuovi punti di massimo, al di sopra i 63.000 dollari per unità.

Nonostante il punto di massimo storico rispetto al passato, lo stesso risultava in ogni caso sottostimato rispetto al dato esposto dal modello Stock to Flow, chiamato più comunemente S2F. Adesso che il Bitcoin ha mostrato punti superiori ai 56.000 dollari, esperti ed analisti hanno iniziato a chiedersi se il valore riuscirà o meno a riallinearsi allo S2F, superando o meno i 100.000 dollari in questo ultimo trimestre del 2021.

Conclusioni

Notizia, quella appena esposta, che tiene in considerazione in modo specifico la criptovaluta più capitalizzata al mondo, ossia il Bitcoin. Lo stesso, al di là della sua associazione in numerosi settori, viene considerato un asset di scambio in tutto e per tutto, risultando individuabile sui principali broker ed intermediari online.

Uno degli operatori più completi, è eToro (qui per la pagina ufficiale), il quale mette a disposizione una piattaforma interattiva e facile da utilizzare. All’interno della stessa è possibile individuare sia il Bitcoin (BTC) sia numerosi altri strumenti crittografici di seconda e di terza generazione.

Essendo un broker di CFD, permette di aprire sia posizioni al rialzo (in ottica di possibili aumenti del valore dell’asset) sia posizioni al ribasso (in ottica di possibili diminuzioni del valore dell’asset). Il tutto senza acquisire il possesso fisico dell’asset, data la natura stessa dei contratti per differenza, basta solamente su repliche dell’andamento del sottostante.

Una seconda caratteristica sulle piattaforme di trading CFD, oltre alla nessuna necessità di dotarsi di wallet di custodia, attiene zero commissioni sugli scambi. I migliori broker, ricordano infatti solamente bassissimi spread (scarto fra valore di acquisto e di vendita).

Fra le tante funzionalità, messe a disposizione solamente da eToro, troviamo il Copy Trading. Permette di copiare, in modo diretto ed automatico, le strategie e le transazioni di reali professionisti del settore, ossia Top Traders. Meccanismo senza ulteriori costi e testabile anche tramite account demo.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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