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Bitcoin e Diversificazione all’interno del Settore degli Investimenti

Il comparto delle criptovalute ha mostrato nel corso degli ultimi anni sviluppi considerevoli, soprattutto in riferimento al numero di asset nati nel giro di pochissimo tempo. In tutto ciò, la criptovaluta madre, quella con maggior market cap, risulta ancora ad oggi il BTC. A tal riguardo, cosa significa parlare di Bitcoin e diversificazione all’interno del settore?

Il Bitcoin, così come alcuni dei principali asset crittografici mondiali, ha lentamente iniziato a rappresentare un asset di interesse anche nelle attività ed esposizioni di grandi colossi istituzionali, come esposto dalle stesse società in modo ufficiale nel corso di questo 2021.

Studi approfonditi sono stati avviati anche in riferimento alla valenza degli investimenti di hedge fund nella delicata nicchia degli asset digitali. Analisi che solamente fino a poco tempo fa risultavano impensabili, soprattutto in merito ad un settore che in pochi avrebbero associato ad una vera e propria rivoluzione.

Rivoluzione che, così come tutte le attività speculative, comporta pur sempre la presenza del rischio associato agli investimenti. Ed è proprio in ciò che si inserisce il concetto della diversificazione, che avremo modo di ricordare a seguire nella nostra news.

News in ogni caso riferita ad un comparto – quello crypto – che per le maggiori criptovalute mondiali può essere individuato su broker regolamentati, ad oggi con numerosi anni di esperienza alle spalle, come ad esempio eToro.

Bitcoin e diversificazione: mai sottovalutare il rischio sul mercato

Al di là delle funzionalità di scambio e sulle transazioni associate all’ecosistema Bitcoin, è proprio la valenza del BTC da asset di esposizione nel settore degli investimenti ad aver fatto avanzare studi e considerazioni sulla criptovaluta come asset all’interno di portafogli diversificati.

Di recente, il noto professionista Chris Tyrer di Fidelity Digital Assets, conosciuto anche per aver spesso parlato della valenza della tecnologia blockchain, aveva ufficialmente dichiarato proprie opinioni in merito al ruolo del Bitcoin citando:

“Asset crittografici come il Bitcoin svolgeranno un ruolo molto importante nei portafogli di investimento in futuro”

Discorso che in modo parallelo può essere associato alle principali classi di investitori ad oggi esistenti, ossia da una parte gli investitori istituzionali e dall’altra i cosiddetti operatori al dettaglio. Tutto ciò riferito ad un comparto, ossia quello delle criptovalute, che ha iniziato in modo graduale ad acquisire sempre più autonomia, definendosi un’attività ed un segmento separato nel mercato.

Attività che, come espongono grandi professionisti, come ad esempio Amy Arnott, comportano sempre una componente di rischiosità. Ciò porta a sua volta al delicato concetto di Bitcoin e diversificazione, in merito alla creazione di portafogli crittografici diversificati nella loro composizione.

Diversificazione sul segmento crypto che ad oggi non vede soltanto la possibilità di utilizzare in modo diretto exchange e piattaforme similari, ma che ha visto l’ingresso di nuovi strumenti finanziari, inimmaginabili fino a pochissimi anni fa. È ad esempio il caso di veri e propri ETF su Bitcoin quotati all’interno di Borse ed indici mondiali reali.

Conclusioni

Considerando in ogni caso l’elevato rischio, a sua volta associato alla volatilità che caratterizza gli andamenti delle criptovalute, il 2021 ha visto il lancio e l’ufficializzazione di strumenti approvati e successivamente quotati all’interno della Borsa, come per l’appunto gli ETF su Bitcoin.

Bitcoin che, così come tutte le altre principali criptovalute mondiali, può ad oggi essere scambiato e negoziato tramite broker professionali, ma soprattutto autorizzati all’interno del settore. Uno degli operatori con licenza, conosciuto in molte parti del mondo, è eToro (qui la pagina ufficiale).

Stiamo parlando in primo luogo di una piattaforma completa a tutti gli effetti, che associa le funzionalità di un exchange (permettendo di comprare asset crypto in modo diretto) alle funzionalità da broker di CFD (ossia con contratti per differenza).

Parlare di contratti per differenza significa parlare di negoziazioni su criptovalute senza possederle in modo fisico e diretto (ossia senza agire sul sottostante). Non si ha così alcuna necessità di dotarsi di un portafoglio crypto (ossia Wallet), potendo aprire due posizioni differenti: al rialzo o al ribasso.

Al di là di ciò, seguono una serie di servizi e di funzionalità innovative, uniche nel loro genere e messe a disposizione per gli utenti in modo gratuito:

  • Conto demo, ossia una sezione di prova che non richiede nessun abbonamento e nessun costo aggiuntivo.
  • Permette di provare strategie utilizzando capitali virtuali.
  • Grafici in tempo reale aggiornati secondo dopo secondo.
  • Assistenza professionale.
  • Possibilità di gestire le attività tramite applicazione eToro.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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