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Bitcoin dovrebbe essere capito e regolamentato, secondo Ministro Finanze Zimbabwe

Mthuli Ncube, il nuovo ministro delle Finanze dello Zimbabwe, ha recentemente affermato che parte del suo piano è quello di spingere l’adozione di una “unità delle criptovalute” per il paese in cui investire.

Ha come obiettivo la presentazione di quest’idea con la Banca Centrale dello Zimbabwe, con l’obiettivo principale di combattere l’inflazione “galoppante” all’interno del paese.

Il paese ha dovuto affrontare grossi problemi con il valore della sua moneta legale, poiché deve affrontare una lenta svalutazione nel territorio per non valere nulla. Il sentimento generale nella valuta è in declino per la popolazione e 3 tentativi di svalutazione non sono ancora stati in grado di correggere il problema.

Inoltre, il paese sta affrontando problemi di calo delle esportazioni, portando all’esaurimento dei conti gestiti da banche e istituzioni finanziarie. Il Tesoro ha anche emesso buoni del Tesoro per finanziare la spesa del governo, portando la popolazione a pagare lo scotto.

Le banche hanno anche ridotto i limiti di prelievo, bloccando efficacemente i soldi solo per essere rilasciati nell’economia a un ritmo lento.

Ncube, in una dichiarazione a ITWebAfrica, ha affermato:

“Lo Zimbabwe dovrebbe investire nella comprensione dell’innovazione e spesso le banche centrali sono troppo lente per arrivare ad investire in queste tecnologie. Ma ci sono altri paesi che si stanno muovendo più velocemente, come ad esempio la Banca centrale svizzera, che sta investendo e capendo, il Bitcoin “.

Ha continuato illustrando esempi di utilizzo del Bitcoin in Svizzera, come ad esempio l’utilizzo per i viaggi. Inoltre, ha considerato anche la giovane popolazione dello Zimbabwe, affermando che i regolatori dovrebbero “raggiungerli”, ovvero capire la tecnologia per poi regolamentarla.

Tuttavia, la richiesta d’intervento di Ncube arriva in un momento in cui la Banca centrale dello Zimbabwe è ancora molto lontana dal concetto di criptovalute. Di recente hanno chiesto alle istituzioni finanziarie di evitare le transazioni di criptovaluta, affermando di voler proteggere la popolazione e salvaguardare il sistema finanziario del paese.

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Sull'autore

Andrea Lagni

Giornalista pubblicista dal 2016. Laureato in Informatica. Appassionato di Criptovalute dal 2015.

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