Negli anni le criptovalute ha dato prova di essere asset di investimento che offrono rendimenti impareggiabili, ma negli ultimi 12 mesi è stato dimostrato che Bitcoin combatte anche l’inflazione meglio dell’Oro.
I dati sui ritorni d’investimento parlano da soli: un +249% per il token BTC, contro un -10% per l’Oro.
Si tratta di un margine di differenza talmente ampio da meritare un approfondimento che permetta di scoprire cosa è successo al metallo giallo nell’ultimo anno.
Bitcoin combatte l’inflazione mentre l’oro perde il suo status
Da sempre l’oro è considerato come uno degli asset più stabili, meno rischiosi ed ambiti per chi vuole ottenere rendimenti con gli investimenti.
Cosa è cambiato allora? Lo scorso anno l’oro ha perso quasi il 14%, salvo poi recuperare e limitare i danni appena al di sotto del 10%.
Si è passati quindi dai 1.960 dollari a circa 1.800 dollari attuali, generando così un calo complessivo del 1,4%. A cui si è sommata una inflazione USA del tutto in ascesa rispetto al passato.
Parliamo di una perdita di potere d’acquisto che a partire da febbraio non ha smesso di salire, portando così il valore annuo al 5,7%.
Sul fronte Bitcoin invece le cose sono andate in maniera del tutto diversa. Il prezzo di BTC ad inizio agosto 2020 valeva $11.000, oltre il triplo del valore attuale che si aggira sulla soglia dei $38.000.
Ovviamente dal punto di vista del rischio si tratta di un confronto senza paragoni. Che vede da un lato BTC come altamente volatile e redditizio e l’Oro, che salvo l’attuale defaiance, è un asset a rischio quasi nullo.
Resta il fatto che in questo strano scenari economico, Bitcoin e le criptovalute restano tra gli asset che permettono di far fronte all’inflazione decisamente meglio rispetto agli strumenti tradizionali.
Note finali
Le criptovalute non smettono di stupire e dopo aver visto, dati alla mano, che Bitcoin combatte l’inflazione meglio dell’Oro non resta che capire come sfruttare al meglio questo vantaggio.
Ovviamente il gap in termini di rischio è notevole, perciò è naturale domandarsi:
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