I tempi in cui BTC sfiorava i $50.ooo sembrano ormai un ricordo lontano e ci si ritrova con un Bitcoin bloccato ed un mercato crypto tutt’altro che brillante.
Cosa sta succedendo? Perché la corsa di Bitcoin sembra quella di un criceto sulla ruota? Partiamo dalla ragione numero 1: la correlazione tra Bitcoin e l’andamento delle Borse Americana e Cinese.
Non appena Wall Street ha ripreso vigore, anche l’andamento e le quotazioni di BTC hanno ripreso a salire. Ora che i mercati sono nuovamente calmi anche la criptovaluta leader accusa il colpo.
A ben vedere però, non è solo questa la ragione che tiene ancorata la quotazione di BTC al di sotto dei $30.000. Questa immobilità proviene da più fronti, vale quindi la pena analizzarle tutti.
Indice
Bitcoin Bloccato in Grayscale
Nell’ultima settimana si è vociferato sulla possibilità che il Trust Grayscale, potrebbe decidere di sbloccare i Bitcoin al suo interno.
Si parla di 16.000 Bitcoin che potrebbero essere messi in vendita nel mercato, generando una vera e propria ascesa del prezzo di BTC.
Non è detto però che questo sblocco avvenga ora, e tantomeno che avvenga all’attuale prezzo di mercato. Insomma un elemento che influenza, ma non giustifica del tutto lo status quo di Bitcoin.
L’interesse di Apple su Bitcoin.
Il fatto che l’azienda di Cupertino sia concretamente interessata alle criptovalute è un fatto abbastanza oggettivo.
Cosa ce lo fa credere? Ovviamente il fatto che oltre a gestire un metodo di pagamento importante come Apple Pay, sta anche aggiungendo ingegneri esperti di blockchain al suo staff.
Tutti questi elementi coincidono fin troppo bene, per poter pensare che non si tratti di una precisa strategia, ma di pura e semplice casualità.
Almeno per ora, non c’è stata nessuna voce o commento ufficiale da parte di Apple. Quindi nessuna possibilità di riscuotere il mercato e il prezzo di BTC con una notizia bomba.
Bitcoin bloccato per colpa delle crypto Green
Chiudiamo con un altra delle possibili ragioni per cui Bitcoin resta bloccato dov’è: le criptovalute green.
Del fatto che la blockchain di Bitcoin richieda enormi consumi di mantenimento è un fatto oggettivo, che è stato sviscerato da praticamente tutti di vista.
In più di un occasioni però, è stato dimostrato che le potenzialità della criptovaluta sono ben superiori all’impatto ambientale prodotto.
Ecco che criptovalute come Chia, che si professano decisamente più green di Bitcoin, consuma meno ma rovina più facilmente e rapidamente l’hardware.
Quindi tutta la spazzatura informatica generata, non è effettivamente di minor impatto per il pianeta.
Insomma Chia e le crypto green, almeno per ora, non sono una minaccia alla leadership di bitcoin ne un freno al prezzo di BTC.
Note finali:
Abbiamo visto che sono molte, e in alcuni casi abbastanza fantasiose, le ragioni che dovrebbero spiegare la mancata crescita di BTC.
Nessuna però è davvero in grado di spiegare in modo completo e oggettivo l’attuale status di BTC e dell’intero comparto crypto.
Con Bitcoin bloccato a livelli ben al di sotto delle sue capacità e delle nostre aspettative, che fare? Qual è il modo migliore per approcciarsi al mercato delle criptovalute oggi?
Il fatto che oggi il prezzo di BTC sia relativamente basso, non vuol dire che sarà così per sempre. Anzi, è proprio per questa ragione che investire in Bitcoin adesso può essere anche più vantaggioso rispetto ad altri frangenti.
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