Il motore di ricerca della Microsoft “Bing” ha affermato che vieterà tutte le pubblicità correlate alle criptovalute entro luglio 2018. Questo annuncio è in linea con la decisione presa da altri colossi della Silicon Valley qualche mese fa.
Secondo le dichiarazioni dell’azienda, la ragione principale per questo ban è il fatto che le “criptovalute non sono regolamentate” e ciò rappresenta quindi un rischio per gli utenti di Bing.
“Because cryptocurrency and related products are not regulated, we have found them to present a possible elevated risk to our users with the potential for bad actors to participate in predatory behaviors, or otherwise scam consumers.”
Traduzione:
“A causa del fatto che le criptovalute ed i prodotti correlati risultano essere non regolamentati, crediamo possano rappresentare un rischio elevato per i nostri utenti.”
Il report afferma che Bing ha in programma di procedere con il divieto tra giugno e luglio.
Bing non è stata l’unica azienda nel settore social-motori di ricerca a boicottare le criptovalute ricordiamo in passato infatti gli sforzi di Google, Facebook, Amazon e Twitter.
A seguito dell’annuncio di questo divieto, il prezzo del Bitcoin è rimasto invariato ma non ci sono dubbi che sarebbe stato più razionale che fosse salito: il Bitcoin infatti, nonostante i divieti, continua ad ottenere sempre più consensi. Molto probabilmente gli investitori in questo momento sono estremamente nervosi e, in molti stanno facendo profitti speculando al ribasso grazie a piattaforme come eToro o AvaTrade che consentono, appunto, di speculare sia al rialzo che al ribasso.
Ricordiamo inoltre che AvaTrade che eToro potranno tranquillamente continuare a fare pubblicità senza nessun tipo di limitazione visto che sono piattaforme autorizzate e regolamentate dalle competenti autorità europee di vigilanza.
Vogliamo inoltre specificare che, Bing non ha nulla contro le criptovalute, ma vuole solo evitare che siano pubblicizzate truffe utilizzando la pubblicità a pagamento del suo motore di ricerca.