Secondo quanto dichiarato da un alto dirigente della Bangko Sentral ng Pilipinas, ossia la Banca Centrale delle Filippine, il noto istituto sarebbe fortemente a favore sull’utilizzo delle stablecoin da inserire all’interno del sistema monetario nazionale.
Secondo lo stesso Mhel Plabasan, gli stessi asset potrebbero svolgere un ruolo cardine per il segmento delle transazioni transfrontaliere, rendendole effettivamente più “abbordabili e veloci”. Questioni che, almeno per adesso, non rappresentano tuttavia una reale ufficializzazione.
Fra le tante notizie, anche l’idea ambiziosa di voler presto lanciare una propria moneta digitale nazionale (le cosiddette CBDC), entro la fine del 2022. È tuttavia ancora molto presto per stabilire se riuscirà a costruire ed approvare un progetto di questa portata in così pochi mesi.
Curioso sottolineare, sulla sica delle Filippine, come molti altri Stati (come ad esempio Israele e Svezia) abbiano iniziato a studiare un proprio programma per avvicinarsi al mondo delle CBDC e lanciare idealmente un proprio token di scambio.
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Banca Centrale delle Filippine: le considerazioni sulle stablecoin
Scendendo nel dettaglio sulla notizia, sarebbero state proprio alcune considerazioni esposte dal direttore della Banca Centrale delle Filippine ad aver aperto dibattiti sull’utilizzo delle stablecoin in un nuovo ed ipotetico sistema monetario nazionale ibrido.
In modo particolare, fra le tante argomentazioni proposte, anche l’interesse nel voler individuare un sistema rapido e molto più conveniente rispetto a quello attuale (con transazioni standard) per gli scambi a lunga distanza. Ciò soprattutto in virtù del grande numero di filippini che lavorano all’estero.
Secondo le ultime stime, ben 12 milioni di filippini lavorano all’estero (sia in Europa che nel resto del mondo). Una quantità impressionante, se paragonata ovviamente ad altri territori nelle vicinanze. Ben 4 milioni lavorerebbero ad esempio siti negli Stati Uniti.
A tal proposito, considerando le pesanti commissioni per inviare denaro fra le Filippine e gli Stati Uniti, gli uomini al vertice della Banca Centrale sarebbero alla ricerca di una reale soluzione. Lo stesso direttore, durante la sua intervista pubblica, avrebbe infatti esposto che:
“Abbiamo visto che ha davvero il potenziale per rivoluzionare i pagamenti nazionali e transfrontalieri in modo più conveniente, più veloce e persino la possibilità di utilizzare le stablecoin per rendere efficienti le rimesse transfrontaliere”.
In tutto ciò, pur cercando una soluzione sulle stablecoin (termine che va essenziale ad indicare le criptovalute ancorate ad una valuta reale, come ad esempio il dollaro, l’euro e così via), ha inoltre sottolineato come le autorità di regolamentazione dovranno monitorare da vicino il nuovo settore.
Ha quindi ribadito:
“Ecco perché è importante per noi impegnarci costantemente nel settore privato [e] impariamo insieme. Facciamo parte del viaggio per migliorare i pagamenti digitali utilizzando le stablecoin.”
Note finali
In contesto di mercato così instabile, con molti alti e bassi e con tante criptovalute ad elevata capitalizzazione che stanno cercando di risollevarsi, è fondamentale imparare ad analizzare l’andamento dei propri token di interesse in autonomia.
Come fare? I migliori broker online, mettono ad oggi a disposizione tantissimi strumenti tecnici ed analitici, ottimi per poter valutare in che modo le criptovalute si stanno muovendo sul mercato, constatando anche la variazione dei volumi sugli scambi e molti altri parametri.
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