News

Attacco Hacker a Poly Network: Rubati 600 milioni in crypto assets

Notizia delle ultime ore, ha visto un pesante attacco Hacker a Poly Network, una delle piattaforme più conosciute nel settore delle criptovalute e della finanza decentralizzata (DeFi). Ad annunciarlo, direttamente la società, attraverso un rammaricante post sul noto social network Twitter.

La notizia ha iniziato sin da subito a girare all’interno del mercato, destando preoccupazioni soprattutto da parte degli utenti strettamente associati alla stessa piattaforma. Quello degli attacchi hacker rappresenta una delle piaghe più complesse e tediose all’interno del mercato crypto.

Tutto ciò non soltanto in riferimento al mondo delle piattaforme online, ma anche nei riguardi di tantissimi altri sistemi, in ogni caso associati al comparto crypto. Lo stesso ha iniziato ormai da anni ad attirare l’attenzione e molte organizzazioni, anche truffaldine, hanno in modo parallelo iniziato ad approfittarsene.

Nel corso del nostro approfondimento completo entreremo nel dettaglio della news sull’attacco Hacker a Poly Network, soffermando l’attenzione sulla problematica degli attacchi informatici. Prima di continuare, ricordiamo come nel corso degli ultimi anni, anche numerosi exchange di fama internazionale abbiano subito violazioni importanti.

In tutto ciò, ci si chiede se ad oggi esistano altri sistemi per poter trattare e negoziare su strumenti crittografici. Una possibile soluzione è data dai broker di CFD, come ad esempio eToro, i quali permettono di fare trading sulle principali criptovalute mondiali tramite strumenti derivati, ossia senza possedere monete digitali.

Attacco Hacker a Poly Network: Ecco la news

Come esposto durante l’introduzione, l’attacco Hacker a Poly Network sarebbe stato effettuato nel corso delle ultime ore ed avrebbe visto l’aggressione per un valore totalitario pari a circa 600 milioni, corrispondenti ovviamente ad assets crypto.

Entrando nel dettaglio della questione, molte volte nel corso di nostri approfondimenti avevamo avuto modo di esaminare attacchi informatici. A tal riguardo, si era sempre parlato di qualche decina di milioni (comunque una cifra considerevole).

La notizia attinente i 600 milioni su Poly Network, ha permesso all’evento di essere considerato uno degli attacchi più grandi della storia del mercato crittografico. Ma cosa ha comportato e quali assets sarebbero stati aggrediti al suo interno?

Per rispondere a questa domanda, è in primo luogo doveroso considerare come Poly Network rappresenti un ecosistema innovativo, basato anche sulla presenza di transazioni e scambi multi Chain. Quanto all’attacco, avrebbe infatti riguardato tre fra gli ecosistemi più conosciuti al mondo, ossia Polygon, Ethereum e Binance Smart Chain (BSC).

L’attacco, in modo parallelo, pur sempre facendo riferimento ai due ecosistemi esposti in precedenza, avrebbe in modo parallelo riguardato assets quali:

  • USDC
  • UNI
  • FEI
  • SHIB
  • DAI
  • BTCB
  • BUSD
  • ETHB
  • BNB

All’interno dello stesso post, la società avrebbe inoltre messo a disposizione in modo diretto i singoli indirizzi associati all’evento, ossia quello ETH e quello BSC.

Numerose altre piattaforme hanno fin da subito espresso solidarietà, mettendo a disposizione di Poly Network competenze e capacità per cercare di analizzare la situazione. Dal suo canto, la piattaforma coinvolta avrebbe iniziato ed avviato tutte le procedure di pertinenza, in modo da garantire una risoluzione del problema, soprattutto agli utenti lesi.

Conclusioni

L’attacco Hacker a Poly Network va quindi ad aggiungersi ai tanti attacchi informatici subiti da ecosistemi crypto. Nel corso dei paragrafi introduttivi, abbiamo a tal riguardo messo in luce la presenza di diverse metodologie per poter trattare su assets crypto.

Al di là degli exchange, i quali come ben sappiamo si basano sul possesso delle criptovalute, con parallelo rischio in merito ad eventuali attacchi informatici, un sistema completamente differente vede invece la presenza dei broker di CFD.

In questo caso, contrariamente dallo scambio fisico, l’utente può fare riferimento solamente su repliche degli andamenti del sottostante, andando ad agire senza possedere alcuna moneta digitale. In altri termini, non viene richiesto alcun Wallet ed alcun sistema di custodia.

Uno dei broker più conosciuti, a mettere a disposizione negoziazioni tramite CFD, è eToro. Vanta un database contenente oltre 28 criptovalute, costantemente aggiornato e numerose funzionalità degne di nota. In primo luogo, la presenza dei CFD permette di poter aprire due posizioni:

  • Al rialzo, detta anche long (in ottica di un ipotetico incremento dei valori)
  • Al ribasso, detta anche short (in ottica di un ipotetico decremento dei valori

Oltre al meccanismo manuale, ossia per poter piazzare la propria strategia, il broker permette di usufruire della funzione Copy Trading. È un meccanismo innovativo, utilizzato per copiare le strategie di veri e propri utenti professionisti, il tutto in modo automatico e senza costi.

Clicca qui per ottenere un conto gratuito su eToro

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento